Se mi presentassero i Kenso come un nuovo, giovane ed entusiasmante gruppo
neoprog ai confini con la fusion, e già non li conoscessi, potrei tranquillamente cascarci. Invece i prog-jazz-rocker
giapponesi sono insieme da mezzo secolo tondo, e il loro primo album lo hanno pubblicato nel 1980. Eppure suonano e compongono con un'energia e una vitalità da giovincelli.
Certo, qualche riassestamento della formazione c'è stato, ma oggi come allora il comando creativo è saldamente in mano al chitarrista e compositore Yoshihisa Shimizu, che, giunto al decimo
studio album, non mostra cedimenti nella sua rigogliosa vena espressiva.
Anche in questo "A Warrior Shook The Sun", infatti, dinamismo e solarità sono al centro della scena: una sorgente zampillante di invenzioni ritmiche e melodiche pronte a districarsi in direzioni sempre diverse. La scoppiettante "Soredakara ima wa tanoshiku" ("Ecco perché ora mi diverto") col suo tema in 7/4 facilmente ricorderà il brio stravagante dei
Gentle Giant di "Free Hand" - salvo poi lanciarsi su una tangente jazz-rock più prossima ai
Brand X. I quasi sette minuti di "Ryū no mai" ("Danza del drago") esplorano invece una dimensione più vigorosa, puntando su basso insistente, fiammeggiamenti chitarristici e melodie saettanti giocate sulle tastiere.
Nella quarta traccia, "Kōbakutaru Sai no Kawara nite" ("Nel deserto arido di Sai no Kawara"), un raro intervento vocale evoca atmosfere legate al folklore nipponico, appoggiandosi al luogo leggendario del fiume Sai, lungo le cui sponde i bambini morti prematuramente costruiscono piccole torri di pietra che vengono prontamente distrutte da demoni. Unico pezzo dal titolo in inglese, "Still A Boy In Solitude" chiude il disco con uno scherzo futuristico a base di percussioni elettroniche, vocoder e giustapposizioni al limite del rumoristico.
A cinquant'anni dall'inizio della storia dei Kenso, "A Warrior Shook The Sun" è un album che guarda avanti senza dimenticare il passato, mantenendo la spinta di sempre senza cedere alla banalità del già sentito. Nessuna nostalgia, solo musica che si evolve rimanendo fedele a sé stessa.
09/12/2024