Melvins

Tarantula Heart

2024 (Ipecac)
sludge-metal

It was a dark time for us
The whole goddamn godless world
For now or with the other
I never liked so much
Per una buffa trovata promozionale, una foto chiaramente fake di Taylor Swift con in mano questo ventisettesimo album in studio, "Tarantula Heart", è spuntata nelle bacheche di un pubblico assai più ampio del solito, quello dei cultisti di una formazione adorabilmente alternativa e imprevedibile. La boutade è tuttavia il riflettore su un quintetto di composizioni che declinano in modo meraviglioso l'idea malsana di divertimento della band, con tanto di doppia batteria, senza stravolgere nulla della loro estetica ma anche dimostrando un'invidiabile vivacità dopo quarant'anni di carriera rocambolesca.

"Pain Equals Funny" annuncia il colosso di oltre diciannove minuti in apertura, ed è una sorta di suite che racchiude una filosofia musicale: la maestosa apertura rimanda agli Who e gli Hawkwind, poi ritorna all'essenza ritmica di un rock progressivamente più sporco e distorto, fangoso e minaccioso; dopo nove minuti rimangono rigagnoli psichedelici, un blues dei detriti che, montato opportunamente, conduce a una quarta parte di sludge assordante, infine immerso in una pozza acida fino a decomporsi in un intreccio di feedback e riverberi.
L'altro poker di brani non è altrettanto epico ma compensa con maggiore potenza e compattezza, con l'eccezione del balletto new wave "She's Got Weird Arms". D'altronde, se si lascia fare i Melvins ai Melvins, sono ancora insuperabili, come dimostra lo sludge da manuale "Working The Ditch" o il rock'n'roll fuori controllo di "Allergic To Food", troppo veloce e disordinato per non risultare esilarante. È l'idea che violento faccia rima con divertente che alimenta "Smiler", ennesima cannonata da proporre live tra rullate di batteria, un riff di chitarra ossessivo e implacabile, una grandinata di assoli, fischi, ripartenze.

Non solo con "Tarantula Heart" il percorso dei Melvins continua a essere estraneo ai trend ma ribadisce anche che, al netto di divagazioni acustiche e cover deliranti, loro sono ancora uno spasso: più che "Pain Equals Funny", "Melvins Equals Funny".

03/05/2024

Tracklist

  1. Pain Equals Funny
  2. Working the Ditch
  3. She's Got Weird Arms
  4. Allergic to Food
  5. Smiler


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