Richard Spaven continua a esplorare la lunga scia del broken beat. Anche in "Sole Subject", quarto album solista, l’artista britannico porta su batteria jazz intuizioni e segmentazione messe a punto in campo elettronico dalla scuola Bugz In The Attic, con l'elemento extra di un dinamismo nei ritmi e nelle atmosfere che richiama Aphex Twin e Squarepusher. Umori e armonie, poi, sono più che mai vicini ai Radiohead, alternando zone d’ombra a lampi di luce, come negli episodi più avvincenti dell'accoppiata "Amnesiac"/"Kid A".
Tra i brani più significativi, "Faders" gioca tra slancio e dolcezza, con un groove che oscilla tra l’ipercinetico e il sognante. "Mind State", con il rapper Tendayi, poggia su un basso elastico e accordi compassati di pianoforte jazz. Il risultato è un disco dove tecnica e introspezione si fondono con naturalezza. Un suono che avanza tra spazi conosciuti ma sempre stimolanti, aggiungendo ingredienti nuovi e raffinati con una classe che non riesce a stancare.
13/11/2024