È piccolina, ma ha un culo giga
È brava a letto e pure a FIFA
Tony Effe, cioè il romano classe 1991 Nicolò Rapisarda, è un rapper italiano che ha iniziato la carriera nella famosa e famigerata Dark Polo Gang, un gruppo trap che ha saputo distinguersi per un modo di rappare talmente lontano da quanto definito nella scena italiana a fine secolo da risultare, a seconda degli ascoltatori, irricevibile, esilarante, entusiasmante o tutte e tre le cose insieme. Quella stagione si è conclusa rovinosamente con "Trap Lovers" (2019) e "
Dark Boys Club" (2020), confusi tentativi di accedere al
mainstream e quindi di tornare quelli di un tempo, finendo nella parodia di se stessi.
L'esordio solista "Untouchable" (2021), ennesimo disco di platino per la Universal, è affollato di ospiti e cerca di indovinare hit da alta classifica. Interviene persino Gucci Mane, uno dei giganti della trap statunitense. Tony Effe si scopre anche intimista, riflessivo, malinconico ma non rinuncia a ribadire l'identità
street e questa eterogeneità che confina con la confusione non aiuta granché l'album, pubblicato in un periodo di iperproduzione nazionale. C'è da riconfigurare il tutto e la svolta arriva da un singolaccio
mainstream come "Taxi sulla Luna" (2023), con la compagna di
label Emma Marrone: una hit di Takagi & Ketra, dove i due al microfono sarebbero intercambiabili con altri presi a caso nel mazzo.
"Icon" non è strutturato meglio, diviso tra troppi
target da colpire: la trap aggressiva e bombastica ("Vero Tony vero Sosa"; "Carrara"; "Lap Dance") e quella più emotiva ("Honey"; "Pillole"; "2Particolari sporchi"), con variegatura di ritmi ballabili ("GTA") e spunti relazionali (la discutibile "Dopo le 4", che azzarda il racconto della violenza sulle donne unendolo al tema del consenso).
I testi sono monotoni, triviali o talmente sopra le righe o
naif da suscitare qualche perplessa risata. Una selezione, ovviamente parziale e da aggiungere alla citazione in apertura, comprende versi come: "Le chiedo come sta, risponde: Bene quando sto con te/ Fanculo queste cose dolci, smettila di dirmele"; "Tony Meravigliao/ Pezzi sembrano chicchi di cacao"; "Prendo una bitch, diventa principessa/ Le ho messo un culo nuovo, le ho comprato una sesta"; "Chiamo una puttana puttana" da collegare con "Ti chiamo puttana solo perché mе l'hai chiesto"; "Sto chiedendo allo specchio chi è il più bello/ Mi risponde: Tony, dovevi fare il modello"; "Balenciaga, uccido se me le calpestano"; "Lei vuole fare un porno, le dico: Sei da porno"; "Culo e tette, non la guardo manco in faccia"; "Mi sveglio la mattina, lavo le mani e poi piscio"; "Due bionde dietro e Vegeta nel lato del passeggero". Le citazioni della Dark Polo Gang si sprecano, le
barre sono solo un pretesto per fare un'altra canzone e alcuni riferimenti sono ripetuti senza che se ne capisca il motivo, se non la pigrizia.
Raccontando di comportamenti misogini, violenti o semplicemente illegali, Tony Effe continua ad alimentare ostinatamente l'immaginario che la Dark Polo Gang ha introdotto nella nuova scena, salvo poi scusarsi con tutti nella trap
conscious "Sorry", chiosando con un puerile "sono fatto così":
Okay, chiedo scusa ai miei fan, a chi voleva unita la Dark
A chi se ne è andato, a chi invece sta ancora qua
Chiedo scusa a mia madre, chiedo scusa a mio padre
Per tutte quelle volte che ho fatto cose sbagliate
Per tutte quelle che ho scopato e poi trattato male
Per tutte le persone che ho mandato in ospedale
Sono fatto così, ma che ci posso fare
Quando Tony Effe è particolarmente leggero nel racconto di sé, riesce comunque a divertire, come in "Icon", un inno a se stessi esageratissimo ("Undici tipe, sembra una squadra di calcio") da accoppiare a "Boss", su un campione di "In Da Club" di 50 Cent. In realtà la hit più
easy, una smargiassata che ha già ottenuto il disco di platino, è "Miu Miu", anche questa segnata da alcuni versi
over the top. Da aggiungere a questo breve elenco anche "Sesso e samba", inserita a inizio scaletta: insieme a Gaia, confeziona una hit che vive solo del contrasto tra le due voci e i due stili, nonché dell'abilità di Davide Petrella a scrivere tormentoni a getto continuo (sue "
Italodisco", "
Cenere", "
Calipso" e tante altre).
Affollato di ospiti campioni dello
streaming come
Sfera Ebbasta e
Geolier, "Icon" è stato pubblicato a metà marzo ed è uno degli album più ascoltati su Spotify Italia nel 2024. Ha già ottenuto due dischi di platino, destinati ad aumentare con il traino della succitata "Sesso e samba", che ci porteremo anche in spiaggia.
La notizia non è che Tony Effe è diventato un'icona, come imporrebbe il titolo, o tantomeno che è cambiato qualcosa nella solita girandola di sesso-soldi-droga, ma che dopo "Untouchable" l'ex-DPG abbia pubblicato un album che, almeno stando alla fredda statistica degli ascolti online, ha riscosso un successo assai maggiore di quello che si poteva prevedere anche solo un paio di anni fa. Che l'abbia fatto con un disco dal
content inesistente, con produzioni poco originali, prolisso e dopato dai
featuring, è tutt'altro discorso.
04/07/2024