Unreqvited

A Pathway To The Moon

2025 (Prophecy)
post-metal, blackgaze

William Melsness (classe 1995, da Ottawa, Ontario) è ancora molto giovane, eppure la sua creatura Unreqvited si è già fatta notare da tempo negli ambienti più evoluti e contaminati del black metal. Sei album alle spalle, alcuni apprezzati split (tra cui uno con Sylvaine e un altro con Sadness) e un approccio al genere mai statico, frutto di una ricerca musicale incentrata quasi esclusivamente sulla parte strumentale (a discapito delle vocals).
Adesso, tuttavia, sono trascorsi quattro anni dal precedente “Beautiful Ghosts” (2021) e tante cose sono cambiate: Melsness ha infatti cominciato a suonare dal vivo con una band vera e propria ed è forse questo il motivo per cui il canadese ha anche deciso di rimescolare le carte sul tavolo. Una mutazione che, tradotta, significa maggiori atmosfere ma soprattutto molta più voce (che sia di marca screaming o clean, non importa).

Una breve introduzione di taglio post-rock presto apre il varco alla magnifica doppietta costituita da “The Antimatter” e “The Starforger”. Se il primo è un lungo e travolgente passaggio a cavallo tra symphonic-black e avantgarde-metal, la seconda freccia rappresenta l’apice incontrastato dell’intero lavoro. Qui la musica di Unreqvited soffia come un vento carico di malinconia, nel ricordo dei migliori Alcest, ma in una sorta di versione ultra-melodica e persino rarefatta (la strofa ci rimanda a Lustre e a tutta quella scena estrema capace di flirtare con l’ambient music). Sensazioni che si rafforzano durante la parte conclusiva dell’album, dove il musicista lascia spazio a dei freddi tappeti tastieristici (“Into The Starlit Beyond” e “Departure: Everalsting Dream” sono due valide composizioni cariche di pathos).

Nel mezzo del cammino, funzionano a intermittenza i nove minuti di “Void Essence/Frozen Tears”, complice un’evoluzione strumentale fin troppo statica e relativamente appassionante. Unico piccolo neo di un disco senza dubbio diverso dal passato, per certi versi meno ostico e dunque capace di attirare una maggiore fetta di pubblico. Questa (ri)partenza ha così forgiato un nuovo paradiso sonoro ("I hold the fires of a newborn star/ Ignite the pyre as a new heaven is forged"), in attesa di capire le prossime mosse di Unreqvited. Intanto, non sarebbe male poterselo gustare live nel Vecchio Continente. 

12/02/2025

Tracklist

  1. Overture I: Disintegrate
  2. The Antimatter
  3. The Starforger
  4. Void Essence/Frozen Tears
  5. Into The Starlit Beyond
  6. Celestial Sleep
  7. Departure: Everlasting Dream

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