Alessio Belli e Claudio Lancia

Music Diary. 100 Dischi per gli anni 20

Autori: Alessio Belli e Claudio Lancia
Titolo: Music Diary. 100 Dischi per gli Anni 20
Editore: Arcana
Pagine: 280
Prezzo: 19,50 euro

copertina_220x270L’intenzione degli autori è chiara: realizzare un progetto focalizzato sul presente, raccontando quasi in tempo reale alcuni degli album che hanno caratterizzato la prima metà degli anni Venti del nuovo millennio. “Music Diary. 100 dischi per gli anni 20”, edito e distribuito da Arcana a fine gennaio, è un diario di viaggio che si srotola fra il 2020 e il 2024. Potrebbe essere catalogato nella sezione “volumi di consultazione” visto che mette in sequenza - rigorosamente cronologica - cento schede che rappresentano altrettanti album pubblicati nello spazio temporale preso in considerazione. Ma in realtà è qualcosa di più, sì, perché è scritto proprio come se si trattasse di un diario personale. Venti schede all’anno per cinque anni, imbastendo una narrazione che non si limita agli aspetti artistici ma mira a spiegare le ragioni sentimentali che legano i due autori a ciascuna delle cento opere trattate. Il risultato finale rappresenta una delle tante selezioni possibili - e non certo quella definitiva - per riassumere cinque anni di musica e di vita.

Non si tratta necessariamente dei cento dischi più belli, più venduti o più premiati del quinquennio, semmai quelli che Alessio Belli e Claudio Lancia – due penne storiche di OndaRock - hanno ritenuto più rappresentativi, più significativi, quelli che loro stessi hanno amato in maniera particolare, alternando durante la scrittura nomi conosciutissimi ad altri meno popolari, imponendo un'unica regola: ciascun artista o band può essere rappresentato una volta soltanto. Ne esce fuori un’agile sintesi che inquadra ciascun lavoro nel proprio contesto di riferimento, toccando un gran numero di generi musicali, dal rock al pop, dal jazz all’elettronica, dal folk al metal, riservando uno spazio anche a cinque album italiani, uno per ciascun anno oggetto della trattazione.

E’ stato un periodo complicato, aperto dalla pandemia, transitato attraverso lo stop per decreto all’intero comparto della musica dal vivo, segnato poi da una lenta ma esplosiva ripresa. Per utilizzare le parole di Vittorio Macioce, che ha scritto la prefazione del libro, si tratta di cento dischi che segnano il tempo perduto e ritrovato: nella vorticosa danza della modernità, la musica rischia di essere relegata al ruolo di colonna sonora del nostro multitasking. Ebbene, questo diario celebra il tentativo di farle riacquisire una posizione di centralità, non lasciandola relegata a mero sottofondo mentre si fa dell’altro. Ogni disco qui raccontato è un faro acceso per ritrovare la strada verso un rapporto più intimo e consapevole con l’ascolto. Troverete canzoni che conoscete, forse già amate, e altre che vi aspettano al varco per sorprendervi. Fermatevi, mettete su un disco, oppure opzionate la playlist elaborata dai due autori, e ascoltate davvero. Non è mai soltanto musica...

30/01/2025