Onestà, rumore, fedeltà?

Chiedilo a Steve Albini

L'intransigenza di un'epoca sonora dalle mille facce, che si trasforma in epopea grazie alla firma nascosta eppure plateale di un paio di occhiali che contornano una smorfia di sornione disgusto. Steve Albini, o della passione infinita verso un rock abrasivo da cui è bandita ogni forma di magniloquenza e di artificio, se ne va e lascia ai posteri la definitiva filosofia dell'hardcore punk.



Onestà, rumore, fedeltà? Chiedilo a Steve Albini

Matteo e Davide, colti di sorpresa, provano a tradurre alcune pagine strappate da quello che in molti considerano alla stregua di un libro sacro come pure di un manuale di sopravvivenza. C'era una volta un (non) produttore-musicista-polemista che voleva catturare il suono primitivo della vita...

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Discografia

  1. Big Black - Passing Complexion – Atomizer
  2. Pixies - Bone Machine - Surfer Rosa
  3. Brainiac - Hot Seat Cant Sit Down - Hissing Prigs in Static Couture
  4. Jesus Lizard - Monkey Trick – Goat
  5. Helmet - In The Meantime – Meantime
  6. Nirvana - Radio Friendly Unit Shifter - In Utero
  7. Shellac – Crow - At Action Park
  8. Pussy Galore - SM57 - Dial 'M' for Motherfucker
  9. Zeni Geva - Dead Sun Rising - Desire for Agony
  10. Slint – Darlene – Tweez
  11. Chris Connelly – Stowaway - Whiplash Boychild
  12. The Auteurs – Tombstone - After Murder Park
  13. Cheer Accident - Garbage Head - Dumb Dusk
  14. Page and Plant - Upon A Golden Horse - Walking Into Clarksdale
  15. Neurosis - The Road To Sovereignty - Times Of Grace
  16. Big Black – Steelworker – Lungs
Pietra miliare
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