Autore: Casey Rae
Titolo: William Burroughs e il culto del rock’n’roll
Editore: Jimenez
Pagine: 368
Prezzo: 19 euroFigura di riferimento della controcultura americana (e non solo), “il più trasgressivo degli scrittori beat”, William S. Burroughs ha attraversato tutta la seconda metà del Novecento sempre guidato da un impulso di resistenza nei confronti delle regole imposte dal Sistema. Che si trattasse della tecnica del cut-up (attraverso cui l’Hombre Invisible mirava a far esplodere i significati imposti dal Controllo, a scuotere le coscienze annebbiate dall’"algebra del bisogno") o dell’uso smodato di droghe, Burroughs ebbe in mente un unico obiettivo: essere un outsider sempre e comunque, ma senza che questo si tramutasse in una semplice posa da offrire alla società dei consumi. Ciò lo portò inevitabilmente a diventare un punto di riferimento assoluto per tutta una serie di artisti e musicisti in particolare, soprattutto per quelli che avevano immolato la propria vita sull’altare del rock’n’roll.
In questa atipica biografia, Casey Rae ripercorre i momenti salienti dell’avventura dell’autore de “Il pasto nudo”, filtrandoli attraverso i contatti e l’influenza che lo stesso ebbe su alcuni degli eroi della musica che più ci piace (Mick Jagger, David Bowie, Lou Reed, Joe Strummer, Thurston Moore, Kurt Cobain, Paul McCartney, Bob Dylan, Al Jourgensen, e tanti altri). Tutti innamorati, più che dell’opera in sé, di un’attitudine, di un modo di presentarsi sulla scena (culturale) del mondo che metteva a soqquadro regole, leggi o strutture precostituite (secondo l’insegnamento del mistico persiano dell’undicesimo secolo Hassan i-Sabbah: “niente è vero, tutto è permesso”), per realizzare un’individualità fiera di sé e della propria diversità (come se non bastasse, Burroughs era anche omosessuale).
Nella sua progressione labirintica (la linearità sarebbe stata un affronto per Mr. Burroughs!), questo libro garantisce un’esperienza di lettura stimolante e ricca di spunti da approfondire, restituendoci un’immagine inedita di un uomo e di un artista che, durante la sua vita a dir poco avventurosa, fu sempre un ribelle impregnato di curiosità per il mondo e per gli uomini.