Morrissey senza pace

"La libertà di parola è criminalizzata in Inghilterra". La lite con i discografici e con Marr

Morrissey senza pace. Dopo una lunga sequela di polemiche con i discografici e la recente querelle con il suo ex-compare di Smiths, Johnny Marr, il cantautore britannico si è sfogato sul palco del New Jersey Performing Arts Center di Newark.
Morrissey ha accusato il mondo discografico di non pubblicare più la sua musica perché la libertà di parola è stata “criminalizzata” nel Regno Unito. "Come sapete, nessuno pubblicherà più la mia musica - ha attaccato, rivolgendosi ai suoi fan - Lo sapete perché sono uno dei principali esponenti della libertà di parola che, almeno in Inghilterra, ora è criminalizzata. Non si può parlare liberamente in Inghilterra. Se non mi credete, andate lì. Se esprimete un’opinione, verrete mandati in prigione. È molto, molto difficile.

La pietra dello scandalo sarebbe il suo fatidico "lost album", rivelato tre anni fa, quando annunciò un suo nuovo lavoro prodotto da Andrew Watt, intitolato “Bonfire Of Teenagers”, definendolo "il miglior disco della mia vita". Ma quell'album non è mai uscito. E Morrissey non ha dubbi sui responsabili.
I fatti risalgono al 2023, quando Capitol si rifiutò di pubblicare, come da contratto, "Bonfire Of Teenagers", completato due anni prima, la cui uscita era prevista per il febbraio dell’anno scorso. Morrissey aveva dichiarato che Capitol avrebbe rinunciato ai diritti di pubblicazione dell’album, arrivando poi a dire che la decisione di metterlo sotto contratto fosse stata parte di una sofisticata strategia per sabotarlo.
L'anno scorso Moz si era scagliato contro il presidente e amministratore delegato di Capitol Music Group, Michelle Jubelirer, reo - a suo dire - di aver cercato di distruggere la sua carriera. E qualche mese fa, Morrissey aveva dichiarato che l’etichetta non avrebbe pubblicato l’album a causa della title track, che allude all’attacco terroristico del 2017 al concerto di Ariana Grande a Manchester.

Tuttavia, dopo la lunga disputa con la Capitol Recors, Morrissey è riuscito a riacquistare i diritti di due dei suoi ultimi album. "Morrissey ha saldato la penale d’uscita a Capitol Records, ritornando in possesso dei diritti sia per 'Worldpeace Is None Of Your Business' (pubblicato nel 2014 da Capitol, ndr) sia per 'Bonfire of Teenagers' (tuttora inedito, ndr), riferisce una nota, che si chiude ricordando come attualmente l'ex-cantante degli Smiths non sia legato da vincoli contrattuali con alcuna casa discografica.
In “Bonfire Of Teenagers” dovrebbero figurare anche ospiti come Chad Smith e Flea dei Red Hot Chili Peppers, oltre a Iggy Pop. Parlando l’anno scorso della tormentata gestazione del disco, Morrissey aveva raccontato: "È stato abbastanza traumatico e triste, perché quando registri qualcosa vuoi che sia disponibile immediatamente e questo è stato molto attuale. Per me era una cosa molto personale e il fatto che non sia stato pubblicato è stata una tortura".
All’inizio di questa settimana, l'ex-frontman degli Smiths ha annunciato i dettagli della ristampa del suo album live del 1993 “Beethoven Was Deaf”, che uscirà il 26 luglio. Il disco è stato registrato allo Zenith di Parigi e la nuova versione sarà disponibile in cd e in vinile nero o arancione.

Ma è solo l'ultima tappa di una serie di polemiche che vedono al centro l'ex-leader degli Smiths. Oltre ai discografici, da tempo sotto tiro dei suoi j'accuse, nel mirino è finito anche il chitarrista Johnny Marr con cui ha condiviso la saga degli Smiths.
Morrissey aveva accusato Johnny Marr di aver bloccato una possibile reunion degli Smiths, impedito la pubblicazione di nuovi dischi e preso il controllo dei diritti sul nome della band, creando perfino le condizioni per poter andare in tour come "The Smiths" con un nuovo cantante. "Johnny Marr ha ottenuto con successo i diritti di marchio e la proprietà intellettuale al 100% del nome The Smiths - ha scritto Morrissey - Questa azione è stata intrapresa senza alcuna consultazione con me. Tra le altre cose, ciò significa che Marr ora può fare tour come The Smiths usando un cantante a sua scelta e impedirmi di utilizzare il nome, negandomi anche una significativa fonte di reddito. Morrissey da solo creò l'unità musicale The Smiths nel maggio 1982".

La polemica era iniziata dopo che Marr, rispondendo con sarcasmo a un fan che, sulla scia di quella degli Oasis, sperava in una reunion degli Smiths, aveva pubblicato una foto dell'ex-leader dell'Ukip, Nigel Farage. Della serie: nessuna apertura per chi sostiene la Brexit e l’estrema destra.
Attraverso il suo management, Johnny Marr ha poi chiarito la sua posizione. Confermando di aver rifiutato l'offerta per una reunion nel 2025, specificando di non averla ignorata, ma semplicemente respinta. Inoltre, ha spiegato di aver declinato una proposta della Warner di pubblicare un nuovo "greatest hits", ritenendo che ve ne siano già abbastanza sul mercato.

Sulla questione dei diritti del nome "The Smiths", Marr ha raccontato che, nel 2018, aveva cercato di contattare Morrissey per collaborare alla protezione del marchio, dopo aver scoperto che nessuno dei membri ne deteneva i diritti. Non ricevendo risposta, Marr si è visto costretto a registrare il marchio da solo. Tuttavia, ha precisato che nel gennaio 2024 ha firmato un accordo per la comproprietà del marchio a favore di Morrissey, ma quest'ultimo non ha ancora sottoscritto il documento.
"Per impedire a terzi di trarre profitto dal nome della band, è toccato a me proteggere il lascito - ha spiegato Marr in una nota - Questo è ciò che ho fatto a nome sia mio che dei miei ex compagni di band. Per quanto riguarda l’offerta di un tour, non l’ho ignorata – ho detto no. Inoltre, le speculazioni su un tour di Johnny Marr con un altro cantante come The Smiths non sono vere. Non ci sono piani del genere".
Insomma, la battaglia continua. Ma sul campo, a combattere, sembra sia rimasto solo Morrissey.