Team

Dopo An Emergency, ancora Captains Of Industry sulle pagine di Onda Rock, e ancora una band, i Team, che, infischiandosene delle mode musicali imperanti in questo periodo, propone un suono saldamente ancorato al decennio precedente. Di Captains ci piace il disimpegno, la spudoratezza citazionista, un'estetica riversata in buona parte delle sue produzioni, dai dischi al sito web; e anche la musica segue quelle linee guida riallacciandosi al più immacolato punk-style. "The Line From A-B" è un album di classico noise-rock come se ne facevano a carrettate negli anni 90, tra accenni post Fugazi/Jesus Lizard, melodie che sanno di grunge e l'ombra lunga proiettata da Steve Albini. Pur essendo inglesi di Leicester, i Team fanno sferragliare le chitarre manco fossimo a Washington D.C. e in verità indovinano una manciata di canzoni che ambiscono a farsi ricordare almeno per un po'.

I riff sono centrati ed efficaci, il canto discreto e mai invadente, a ragione, vista la non eccelsa vocalità del cantante; tutti gli elementi al posto giusto, e il lavoro risulta, in effetti, nel suo complesso più che gradevole. Le canzoni, 10 per la precisione, scorrono senza particolari scossoni, poiché il suono risulta ormai ammaestrato da un decennio di sperimentazioni e stravolgimenti sintattici. Non impressiona una "Dead Sharks" che ha come referente la magniloquenza indie degli Aerogramme, con una sequela di riff a cascata quasi stoner. Da ascoltare e consumare ripetutamente "Punk Rock Rotors", veloce e rotonda , perfetto singolo per Mtv e per migliaia di ex pseudo-indie kid orfani dei Nirvana.

Da rimarcare ancora la noise ballad "1+(2 x1/2)" che rispolvera quella dinamica di sonnolenze ed esplosioni soniche che di tante band ha fatto la fortuna, mentre per "Middle Middle Radio", stentorea e squadrata, il manuale del rock va aperto alla voce Stone Temple Pilots.

Non sconvolge, ma potrebbe divertire.