Gown

For The Maples

2008 (Three Lobed Recordings)
psych-noise, space-rock

Le cronache raccontano che Andrew MacGregor, prima di trasferirsi, intorno alla metà del 2007, dal Massachusetts (negli States) in Nuova Scozia (Canada), abbia voluto crearsi una sorta di “souvenir” musicale, per ricordare quei giorni che, di lì a poco, sarebbero volati tra le braccia del passato. Per questo, insieme alla cricca dei Sunburned Hand Of The Man, si chiuse in uno studio e registrò qualche ora di musica, condensando, poi, il tutto nei quaranta minuti di “For The Maples”, seconda prova a nome Gown.

“Part II”, il brano iniziale, evidenzia subito tutto lo scibile sonoro di MacGregor e compari: psichedelia “spaziale” e assalti pseudo-krauti in stile Raccoo-oo-on si confondono con momenti più trattenuti e chiaroscurali, dove sembra manifestarsi una strana, onirica trasfigurazione di certo folk acido. I crescendo, ben congegnati e carichi di pathos virulento, raggiunti i climax noisy, si perdono, però, in un magma free-form incapace di cogliere il senso di una decisa/decisiva rigenerazione.

A una versione space-rock di certo minimalismo Velvet-iano, assomiglia, invece, “Taylor’s Jam”, le cui movenze panoramiche finiscono per restare fin troppo impantanate in un circolo vizioso di sterile descrittivismo. Sarà che li amo alla follia, ma quando, poi, parte “Bending Close” mi vengono subito in mente i Rake. D’altra parte, è innegabile che i primi due minuti assomiglino tantissimo alla dissolvenza in fieri di “Quadrablenders”. E che, di rimando, lungo tutti gli scarsi venti minuti sembra di essere ripiombati nel bel mezzo di quella caotica e multiforme rivisitazione psichedelica, per il tramite del free-jazz, che risponde al nome di “Intelligent Agent”? Che diamine: ci sono anche quegli interventi di elettronica “gestuale”!

Insomma: grandi maestri e discepoli che crescono? Non esattamente, visto che, forse, si tratta solo di un caso. Però, se non avete di meglio da ascoltare, potreste anche fare un salto da queste parti. Non c’è molto da imparare, ma qualche volta bisogna sapersi accontentare.

28/03/2008

Tracklist

1. Part II
2. Taylor's Jam
3. Bending Close

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