Son Ambulance

Someone Else's Déjà Vu

2008 (Saddle Creek)
alt-pop

Il nuovo album dei Son Ambulance mette fine all’annosa questione che li vedeva contrapposti agli ex-compagni di scuderia, ovvero i Bright Eyes, per inserirli con più chiarezza tra i nostalgici del pop raffinato di scuola americana.
Le dodici canzoni mettono insieme Simon & Garfunkel, qualche traccia di soul ultrabianco, psichedelia intrisa di romanticismo e nostalgia, tracce di folk e country spogliate di qualsiasi ambizione roots, il tutto supportato da una scrittura più definita e ambiziosa.

Joseph Knapp rinuncia al linguaggio indie-pop ed esplora parametri sonori più arditi, il tocco di bossa nova dell’iniziale “A Girl In New York City”, i suoni barocchi della sofisticata “Yesterday Morning”, il beat di “The Renegade”, il folk-psichedelico di “Legend Of Lizeth” conferiscono spessore al repertorio del gruppo, che ostenta una maggiore padronanza dei suoi mezzi.
E’ proprio “Legend Of Lizeth” la chiave di volta di “Someone Else‘s Deja Vu”: il gruppo elabora una mini-suite che parte da un soft-rock di maniera con tocchi doo-wop, sfiora il beat inglese e si trasforma in un brano psichedelico degno dei migliori Pink Floyd.

Come gli Autumn Defense, i Son Ambulance passano il confine del pop romantico senza esagerare con i sapori zuccherini, e se in "Quand Tu Marches Seul" per un attimo sembra che il tutto stia sfuggendo al controllo, con "Wild Roses" il gruppo realizza un pregevole esempio di pop beatlesiano.

Una maggiore stringatezza avrebbe comunque aiutato a sostenere l’ascolto, a volte un po’ difficoltoso, dell’album, la varietà leggermente forzata rischia di distrarre l’ascoltatore, anche se ogni brano sembra avere una ragion d’essere.
Così non si può non apprezzare la vivacità dell'accativante “Juliet's Son“, né l’arrangiamento visionario di “Awakening“, e nemmeno la complessità di “Someone Else's Déjà Vu”, intrisa di sonorità Paisley Underground. Se poi si aggiunge la grazia della acustica "Constellations", viene da chiedersi cosa manchi al nuovo disco dei Son Ambulance per essere perfetto.

Forse in “Someone Else's Déjà Vu” manca una direzione precisa che riesca a dominare il mare di buone intuizioni che permeano tutte le tracce, forse la volontà di Knapp e soci era proprio di rappresentare un panorama più ampio dal punto di vista sonoro, ma l’album, ricco di pregevoli momenti e privo di cadute di tono, rischia di essere dimenticato in fretta, anche se lavori come questi mantengono nel tempo il loro pur lieve fascino.
“Someone Else's Déjà Vu” è un album onesto, insomma, che non raccoglierà molti consensi, ma liquidarlo con sufficienza è un errore che un ascoltatore attento non può permettersi.

17/12/2008

Tracklist

1. A Girl in New York City
2. Legend of Lizeth
3. Quand Tu
Marches Seul
4. Wild Roses
5. Horizons
6. Yesterday Morning
7. Constellations
8. and
9. Juliet's Son
10. The Renegade
11. Awakening
12. Someone Else's Deja Vu
13. Requiem for a Planet

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