David Rotheray

Tre anni dopo lo scioglimento della band dei Beautiful South è una piacevole sorpresa ritrovare il loro chitarrista David Rotheray alle prese con un album di folk-pop dedicato alla vita degli uccelli e condiviso con alcune delle voci più interessanti del panorama britannico.
La grazia delle tredici canzoni non disorienti: Rotheray usa corvi, tordi, passeri, usignoli per sottolineare aspetti di una umanità disorientata da sofferenza, mancanza di lavoro, malattie e morte, in un allegorico viaggio musicale che l'artista compie attraverso il fragile mondo dei volatili.
 
Compositore sagace e dotato, David Rotheray mette in campo un panorama di voci sconosciute oltremanica (Camille O'Sullivan, Bella Hardy, Eleanor McEvoy, Julie Murphy, Jim Causley etc.) ma degne di attenzione.
Non manca qualche nome noto come Kathryn Williams, che scompiglia le dolci note di “Crows, Ravens & Rooks” con riflessioni amare sulla monogamia e la fedeltà, mentre spetta alla voce di Alasdair Roberts introdurre una malinconia gothic nell'intensa "Draughty Old Fortress", che emoziona e stordisce come neve ad agosto.
“The Life Of Birds” è comunque un album di pop romantico e gentile, con alcune buone canzoni, mai sopra le righe ma per fortuna mai lezioso. Purtroppo brani come “Taller Than Me” e “Almost Beautiful” (dal toccante testo su un malato di Alzheimer) non vanno oltre un prevedibile country-pop e alcune canzoni sono solo poesie con uno strato musicale, ma nonostante questi limiti l’insieme resta interessante.
 
Tra i restanti brani, “The Best Excuse In The World (Is The Truth)” convince grazie a un testo molto vissuto e una interpretazione intensa, mentre la voce di Bella Hardy sottolinea due degli episodi più piacevoli, in bilico tra delicatezza (“Living Before The War”) e sarcasmo (“The Digital Cuckoo”).
Intrigante e dal profumo agrodolce, “The Life Of Birds” offre spunti rimarchevoli nella iniziale “The Sparrow, The Thrush & The Nightingale”, una allegorica canzoncina tipica dei vecchi Beautiful South, ma ancor più interessanti risultano i due brani cantati da Eliza Carthy: leggermente intrisa di blues la malinconica “The Road To The South”, dalle variabili progressioni armoniche e dalla raffinata tessitura strumentale, più vivace “Cover Your Garden Over”. Ancora emozioni semplici ed efficaci nella country-oriented “Sweet Forgetfullness”, cantata con la giusta enfasi emotiva da Camille O'Sullivan.
 
“The Life Of Birds” è un album destinato ad avere più appeal presso il pubblico che presso i critici, musica semplice, diretta e spesso efficacemente suggestiva, nella quale David Rotheray trova il giusto equilibrio grazie a una progettualità ben definita e a un insieme di voci che sostengono con passione le ingenue e delicate armonie di un album da non sottovalutare.

10/12/2010