Dotata di un contralto raffinato e intenso, Dionne Warwick è una delle più grandi interpreti americane e un'icona musicale internazionale. Leggendarie, in particolare, le sue interpretazioni dei classici di Burt Bacharach, che l’ha sempre considerata la sua musa suprema.
Nella sua carriera ultracinquantennale, ha venduto oltre 100 milioni di dischi, vincendo 6 Grammy Award. Con ben 56 singoli nella Billboard Hot 100, risulta la seconda cantante, nel periodo 1955-1999, con più piazzamenti in tale classifica, dietro solo ad Aretha Franklin. È, inoltre, tra i quaranta più grandi hitmaker della storia ed è stata inserita da Billboard tra i 100 cantanti di maggior successo di tutti i tempi.
Nata il 12 dicembre 1940 in una famiglia dove il gospel era di casa - suo padre e sua madre infatti cantavano in un gruppo - Marie Dionne Warrick inizia a cantare sin da giovanissima, fonda le Gospelaires con sua sorella Dee Dee e sua zia Cissy Houston (che condivide con Whitney Houston, di cui è quindi cugina). Inizia a studiare musica al Hartt College of Music a Hartford continuando nel frattempo a dedicarsi alla sua carriera di cantante. A scoprirla, durante una sessione per The Drifters, è colui che è destinato a diventare il faro della sua carriera, Burt Bacharach, che assieme al suo storico partner Hal David scrive e produce il suo primo singolo, “Don't Make Me Over”, nel 1962. Il disco viene stampato con un errore, che resterà per sempre: infatti da allora il cognome Warrick viene trasformato in “Warwick”.
Meno di un decennio dopo, Dionne ha già pubblicato più di 18 singoli consecutivi nella Top 100, incluse le sue classiche interpretazioni di canzoni del duo Bacharach/David come "Walk On By", "Anyone Who Had A Heart", "Message To Michael", "Promises Promises", "A House Is Not A Home", "Alfie", "Say A Little Prayer", "This Girl's In Love With You", "I'll Never Fall In Love Again", "Reach Out For Me" e il tema da "Valley Of The Dolls ".
Nel 1968 si aggiudica il primo Grammy Award per "Do You Know The Way To San Jose?". Diviene così la prima artista afroamericana della sua generazione a vincere il prestigioso premio per la migliore performance di cantante femminile contemporanea (in passato assegnato solo a un'altra leggenda, Ella Fitzgerald). Storica anche la sua esibizione all'Olympia Theatre di Parigi nel 1963 in compagnia di Marlene Dietrich. Cinque anni dopo, diviene la prima artista donna afroamericana ad apparire in una performance al cospetto della regina d'Inghilterra. Da allora, Dionne Warwick si esibirà davanti a numerosi re, regine, presidenti e capi di stato.
Mescolando pop, soul, gospel e r’n’b, Dionne diventa un’icona mondiale in grado di travalicare etnie, culture e confini musicali, un po' sulla falsariga di quanto era già riuscito alla collega Diana Ross. Nel 1970, conquista il suo secondo Grammy per l'album "I'll Never Fall In Love Again", e inizia il suo secondo decennio di successi con la Warner Bros. registrando album con produttori doc, come Thom Bell, Holland-Dozier-Holland, Jerry Ragavoy, Steve Barri e Michael Omartian.
Nel 1974, conquista la vetta delle classifiche con "Then Came You", un duetto con The Spinners, quindi collabora con Isaac Hayes per un tour mondiale di grande successo, "A Man And A Woman".
Nel 1976, stabilisce un nuovo sodalizio con la Arista, avviando un terzo decennio di successi. Il compagno di etichetta Barry Manilow produce il suo primo album di platino, "Dionne", che include successi come "I'll Never Love This Way Again" e "Déjà vu", fruttando altri due Grammy.
Ancor più riuscito il successivo album "Heartbreaker" (1982), co-prodotto da Barry Gibb dei Bee Gees e trascinato dalla splendida title track ai primi posti delle classifiche internazionali.
Chiamata a cimentarsi nel singolo di beneficenza "We Are The World" in una delle parti-chiave del brano, Warwick si esibisce anche a Live Aid nel 1984. Nello stesso anno pubblica “Finder Of Lost Loves Followed”, frutto di una nuova collaborazione con Manilow e con Bacharach, che si avvale per l’occasione del sostegno della sua partner dell’epoca, Carole Bayer Sager. Quindi, nel 1985, torna a riunirsi con Bacharach assieme agli amici di lunga data Gladys Knight, Elton John e Stevie Wonder per registrare la hit di beneficenza “That's What Friends Are For”, a sostegno della lotta all’Aids dell'AmFar.
Durante gli anni 80 e 90, Dionne Warwick collabora con svariati artisti, tra i quali Johnny Mathis, Smokey Robinson, Luther Vandross, Jeffrey Osbourne, Kashif e Stevie Wonder. Realizza anche diverse sigle, tra cui "Champagne Wishes & Caviar Dreams", per la popolare serie televisiva "Lifestyles of the Rich & Famous", e "The Love Boat", per la serie di successo di Aaron Spelling.
Ma a brillare è soprattutto il disco del 1993, “Friends Can Be Lovers”, co-prodotto da Ian Devaney e Lisa Stansfield, che include "Sunny Weather Lover", la prima canzone scritta di nuovo per lei dal duo Bacharach-David dopo 21 anni.
Più recentemente, Warwick ha registrato un album di duetti, "My Friends & Me", un disco gospel, "Why We Sing", e un nuovo lavoro jazz, "Only Trust Your Heart", raccolta di standard che celebra la musica del leggendario compositore Sammy Cahn.
Ha anche pubblicato due libri per bambini, "Say A Little Prayer" e "Little Man", e la sua prima autobiografia, "My Life As I See It". Continua a sostenere campagne per molte cause, come la lotta all’Aids e alla fame nel mondo, ed è stata ambasciatrice dell'Onu per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao).
Le sue migliori interpretazioni dei brani di Bacharach sono raccolte nel miliare disco del 1994 “Dionne Warwick Sings The Bacharach & David Songbook”, mentre il suo album in studio più recente, “Dionne Warwick & The Voices Of Christmas”, risale al 2019.