Tutti i clichè del mondo metal sono andati di scena nell’unica data italiana del tour 2014 dei Metallica, che ha fatto registrare un numero di presenze vertiginoso, circa 35.000 unità. La band statunitense non ha un nuovo album da promuovere, ed ha deciso di dedicare questo giro di concerti alla riproposizione dei propri classici. La scaletta di ogni data del tour, denominato “By Request” è decisa dal pubblico attraverso sondaggi sul web. Ogni sera vengono eseguite le sedici canzoni più votate, più l’inedito “The Lords Of Summer”, più un ulteriore brano scelto durante la serata attraverso l’invio di sms, ed a Roma ad avere la meglio è stata “Fuel” superando sul filo di lana “Whiskey In The Jar”.
E’ il trionfo dei moderni mezzi tecnologici, quegli stessi ritrovati che fanno suonare dannatamente bene questi quattro guerrieri dell’apocalisse, con un sound che aggiorna e revisiona ciò che è presente nei loro fortunati album. Quella tecnologia che attraverso mastodontici maxischermi consente anche ai fan rimasti a centinaia di metri dal palco di poter comunque seguire lo show con grande partecipazione.
Quello di stasera è una sorta di minifestival incastonato nella rassegna Postepay Rock In Roma, un evento aperto quando il sole è ancora alto dai norvegesi Kvelertak, con la loro miscela di punk e metal, e proseguito dai danesi Volbeat, bravi a declinare quest’ultimo in salsa rock-a-billy. Ma fra chi è impossibilitato ad arrivare presto, chi è in fila per un panino e chi cerca disperatamente parcheggio, saranno in pochi ad apprezzare i primi due opening act.
Va meglio agli Alice In Chains, formazione cardine della Seattle primi anni 90, sul palco poco dopo le 19,30, nel pieno rispetto del ruolino di marcia annunciato, quando il prato dell’Ippodromo è oramai strapieno. La formazione che fu dell’indimenticato Layne Staley, oggi abilmente guidata da Jerry Cantrell, si produce in un carosello per nostalgici del grunge, dove a farla da padrone sono ovviamente le composizioni storiche, ben cantate da William DuVall. Undici tracce che raggiungono l’apice emozionale nel tris conclusivo “Down In A Hole” / “Would?” / “Rooster”. Dopo tanti anni poter avere ancora a disposizione una vetrina del genere, è un’opportunità che il quartetto sfrutta alla perfezione con il proprio consueto mix di brani ruvidi (“Them Bones”, “We Die Young”) ed avvolgenti (“Nutshell”) che conquista anche chi fra i presenti non li conosceva in maniera approfondita.
Dalle 21,50 in poi sarà soltanto metal loud & proud, con una delle compagini che negli anni ha saputo dare maggiore lustro a questo genere, imponendosi su scala mondiale, conquistando i favori ed il rispetto di coloro che non amano di solito bazzicare territori troppo heavy, e questo grazie a brani senza tempo quali “Nothing Else Matter”, “One”, “The Unforgiven” e “Enter Sandman”, tutti ovviamente riproposti stasera. Dopo l’intro morriconiano, irrompe subito sul palco tutta l’energia dei Metallica, guidati dall’inossidabile e sempre carismatico James Hetfield. Accanto a lui la chitarra storica del sempre lugocrinito Kirk Hammett (nella foto), il basso pulsante di Rob Trujillo ed il drumming possente (e spesso in doppia cassa) di Lars Ulrich.
L’avvincente accoppiata “Battery” / “Master Of Puppets” è perfetta per incendiare la platea, e da lì per oltre due ore sarà uno spettacolo indimenticabile per le decine di migliaia di fan accorsi da tutta Italia, ed anche oltre, estasiati da una scaletta che saccheggia soprattutto i primi lavori della band losangelina, che continuano ad essere i più amati. Quei fan che sono sempre al centro del progetto: oltre a scegliere l’intera scaletta, ad un paio di loro è persino concesso di salire sul palco accanto alla band per qualche minuto. Questa sera tocca a Mario ed a Riccardo, il quale si fregia dell’incredibile traguardo di aver assistito per la settantatreesima volta ad un concerto dei Metallica.
Sono davvero poche le band al mondo in grado di poter mettere assieme folle così numerose, ed a 33 anni dall’esordio (il primo disco “Kill’em All” risale al 1983, ma la formazione iniziava a muovere i primi passi già un paio d’anni prima) questo tour è una prova di forza che certifica una volta di più il posizionamento dei Metallica fra i protagonisti assoluti dello scenario rock contemporaneo. E se nei lavori in studio pare non abbiano più molto da dire, le prestazioni live restano tuttora incredibilmente efficaci.
“Seek & Destroy” è l’atto conclusivo della serata, che prelude al bagno di folla finale, con i quattro che restano per diversi minuti a contatto con i fortunati delle prime file, stringendo mani, lanciando plettri e firmando autografi. Una dimostrazione di disponibilità che non è affatto scontata quando si è al cospetto di nomi così altisonanti.
SETLIST METALLICA:
Intro “By Request”
Extract from The Ecstasy Of Gold (Ennio Morricone)
Battery
Master Of Puppet
Welcome Home (Sanitarium)
Ride The Lightning
The Unforgiven
The Lords Of Summer
…And Justice For All
Sad But True
Fade To Black
Orion
One
For Whom The Bell Trolls
Blackened
Nothing Else Matters
Enter Sandman
…. ….
Creeping Death
Fuel
Seek & Destroy
SETLIST ALICE IN CHAINS:
Them Bones
Dam That River
Man In The Box
Check My Brain
Hollow
Stone
We Die Young
Nutshell
Down In A Hole
Would?
Rooster