La battaglia ecologista di Billie Eilish: "Si pubblicano troppi vinili ed edizioni limitate per amplificare le vendite, a danno dell'ambiente"

29-03-2024
Billie Eilish si scaglia contro la produzione eccessiva di vinili. In una intervista a Billboard, la popstar di Los Angeles, fresca del secondo Oscar per la Migliore canzone originale, portato a casa con "What Was I Made For" per il film "Barbie", è tornata ad accusare le dinamiche della macchina discografica di danneggiare la salute del pianeta. "È davvero frustrante, specialmente per qualcuno che, come me, tenta in ogni modo di avere uno stile di vita più sostenibile e di far passare questo messaggio anche al proprio team - si è sfogata nell'intervista - E poi dall'altro lato ti trovi 40 diverse confezioni per i vinili di alcuni tra i maggiori artisti al mondo, studiate per essere diverse l'una dall'altra proprio il giusto per farti venir voglia di comprarle".
Per Eilish si tratta di "uno spreco enorme" ed è "irritante sapere che siamo ancora al punto in cui fare numeri, e fare soldi, conta così tanto". Tuttavia, ha concluso la cantautrice californiana, "continueremo tutti a farlo, perché è l'unico modo per restare nel campionato", ma tutto ciò "continuerà a creare problemi in un'industria non priva di distorsioni".

L'impegno di Eilish per la sostenibilità ambientale non è certo una novità. Tutto, nella sua famiglia, è sempre stato trattato come riutilizzabile, persino la carta da regalo. Nel 2014, ad esempio, i suoi genitori hanno rimosso l'erba dal loro cortile per risparmiare acqua. Così, la madre Maggie Baird, fervente attivista ambientale, ha continuato a sostenere la figlia consolidandone l'approccio ecologista.
Facile obiettare che anche la stessa Eilish ha pubblicato otto diverse versioni in vinile del suo secondo album, "Happier Than Ever", facendolo diventare in una sola settimana il secondo più venduto degli ultimi trent'anni. Dal suo entourage, tuttavia, si fa notare che si trattava di edizioni stampate su vinile interamente riciclato, impacchettate in una confezione ricavata dallo zucchero di canna, a differenza della plastica monuso di gran parte dei dischi pubblicati in vinile. Ma il dibattito è destinato a proseguire. E resta da capire se in futuro la popstar americana rinuncerà alla strategia delle edizioni limitate per amplificare le vendite.