Il nuovo singolo di James Blake, "Like The End", pubblicato il 13 novembre, segna un cambiamento rispetto ai suoi lavori precedenti, distaccandosi sia dal minimalismo elettronico che caratterizzava i suoi primi lavori, sia dalle influenze più da club degli ultimi album. Il brano si fa notare per la sua produzione che sfiora il post-rock, con elementi digitali che evocano atmosfere distopiche, mentre il crescendo strumentale e l’impostazione timbrica richiamano l’estetica di album come "OK Computer" dei Radiohead e i primi lavori dei Muse.
Il testo della canzone affronta temi critici nei confronti dell’ipocrisia politica, con un focus sulla situazione negli Stati Uniti. Le parole di Blake, come "Set my tax aside to fund another war" e "Home’s tryna be America, they just don’t advertise it", suggeriscono un disincanto nei confronti delle dinamiche socio-politiche. Il tutto è accompagnato da una copertura che ritrae la Sphere di Las Vegas in fiamme, con un'emoji sorridente, che aggiunge un tocco ironico e sottolinea il tono fatalista della canzone. Il ritornello, che recita "But doesn’t it feel like the end? Something’s coming for us and maybe we’re not prepared that this might only be day one", accentua una visione pessimista e inquietante della società contemporanea.
Anche se il brano potrebbe sembrare un singolo isolato, la sua uscita lascia aperta la possibilità che segni l'inizio di un nuovo capitolo discografico per Blake, un artista che continua a suscitare grande interesse con ogni sua mossa. Ascoltalo di seguito: