Edan non solo rappa e scratcha, ma ascolta anche Hendrix e Page, suona la chitarra e si diletta col piano. Tutto questo contribuisce di sicuro a quel collage musicale che è il suo secondo album: un misto di rap, soul, funky e rock 'n' roll psichedelico, fatto di campioni allucinati e di suoni svagati. In questo disco l'imprevedibilità è sempre dietro l'angolo e va a braccetto, quasi scherzando, con le liriche che, volutamente divertenti, non annoiano mai.
Il singolo "I See Colours", non solo è un omaggio al grande produttore Prince Paul, dal quale Edan ammette di aver ripreso il loop, ma è anche un grande viaggio visionario nella musica, fatto di campioni vocali che solo il nostro poteva adattare così alla base, che include anche un accompagnamento di chitarra in sottofondo. La canzone successiva, "Fumbling Over Words That Rhyme", che è anche il secondo singolo, sorprende ancora, questa volta con una dichiarazione d'amore per l'old school: la base ha un battito tutto vecchia scuola, ma i suoni sono sorprendentemente funky e aggiornati; le liriche inneggiano a rapper storici come LL Cool J, Run DMC e Big Daddy Kane e il ritornello ipnotico è la preziosa ciliegina sulla torta.
"Making Planets", che vede la partecipazione dell'mc underground Mr Lif, parte in sordina con uno scroscio di piatti e basso trascinante per poi degenerare e cambiare totalmente in un vortice di suoni, tra sperimentale e psichedelica, fino a riaprirsi in sottofondo con un motivo fra i più classici del rap, che poi dà sfogo alla traccia successiva, "Time Out", che funge da skit e che suona tanto prog-rock quanto il pezzo seguente. In "Rock & Roll" (feat. Dagha), infatti, Edan si sbizzarrisce su di un beat potente, mettendo in mostra il suo amore per Hendrix e per la musica rock di quel periodo, citando addirittura i King Crimson. Con "Beauty", invece, ritorna agli albori dell'hip-hop, mentre con "Murder Mystery" ci fa capire di aver ben studiato Pete Rock, proponendoci un pezzo intriso di soul-jazz.
Insomma, Edan nel suo secondo disco ci dà prova di come si possa ancora fare hip-hop in maniera originale, pur rimanendo attaccati alla vecchia guardia, e lo fa cantando, producendo, scratchando e suonando, facendo rimanere stranito e sorpreso l'ascoltatore, che potrà sicuramente restare soddisfatto di questo piccolo gioiello di 35 minuti, crogiolandosi nelle sue varie facce, che peraltro sono riprese scherzosamente in copertina.