The Juan MacLean

Less Than Human

2005 (Emi)
house-techno-kraut-punk-funk

Mettiamo subito le carte in tavola. Sì, questo è il primo album dei Juan MacLean e loro sono quelli di “Give Me Every Little Thing”, l’hit underground, l’inno alternativo del 2004/2005 lanciatissimo dalle varie compilation targate Dfa. Sì, proprio quell’affilatissima freccia scagliata fra punk-funk, house vecchia maniera e quant’altro, quell’oggetto al cospetto del quale restare immobili è impossibile. Del pezzo di razza ha anche il pedigree, essendo stato scritto e prodotto da mister MacLean (il titolare dell’impresa) insieme ai Dfa, e cantata da James “LCD” Murphy in persona insieme alla compagna di malefatte Nancy Whang, quella che strilla su un’altra bomba come “NY Excuse” dei Soulwax.

Li chiamiamo “i” Juan MacLean, ma sono in realtà il solo John MacLean, un tempo chitarrista dei Six Fingers Satellite. Intorno a lui gli onnipresenti Dfa e proprio Nancy Whang, tutti ufficialmente esterni al “gruppo”. Ma la mano (pesante, sebbene fatata) dei Dfa c’è e si sente. D’altra parte, se nei ringraziamenti John afferma che senza di loro sarebbe probabilmente sulla strada, una ragione ci sarà, e non sembra essere solo che James Murphy e Tim Goldsworthy lo hanno convinto a tornare a fare musica dopo anni di silenzio e volontario esilio da New York.

Tornando a “Give Me Every Little Thing”, comunque, dobbiamo avvertirvi che è un singolo fuorviante. “Less Than Human”, infatti, si gioca su un altro terreno. Meno immediato, più riflessivo. Non proprio dance, non proprio punk-funk, ma neanche downtempo. E’ una terra di mezzo non molto battuta, che poggia su belle ritmiche solide ma richiede a chi ascolta più attenzione, un piccolo sforzo in più.
Se l’ascoltatore ha voglia di seguire i percorsi di MacLean, però, potrà prendersi più di una soddisfazione.“My Time Is Running Out”, per esempio, che ricorda più gli algidi, perfetti Black Dog di “Bytes” che non qualche musicista rock. Il suono DFA che ci piace si fa più evidente nell’indolente “Tito’s Way”, un altro singolo azzeccato. A impressionare, comunque, è soprattutto la conclusiva “Dance With Me”. Quattordici minuti che conquistano fra una nenia ballabile, continue piccole variazioni incastonate sul ritmo di base e una simpatica malizia citazionista, grazie alla quale sembra di udire, fra l’altro, echi di Orb e un rifacimento del campione kraftwerkiano utilizzato dai Cybotron per “Clear” (“The Hall Of Mirrors”).

Peccato che non siano tutte luci. Il problema di questo esordio, a dire il vero, non è la qualità dei brani che lo compongono. Il vero difetto di “Less Than Human” è che arriva un po’ troppo tardi, quando dei Juan MacLean si è già ascoltato molto, forse ciò che di meglio hanno fatto finora. Senza che ancora fosse uscito un loro disco, i Juan MacLean ci avevano già offerto abbondanti anteprime. Perché un’operazione di questo genere, quindi? Perché in fondo la debolezza (relativa) di questo album si gioca tutta su quest’errore strategico. Forse, però, fra qualche anno di questo pessimo timing e degli antipasti troppo sostanziosi non ci si sovverrà più, e “Less Than Human” (vi) crescerà (dentro) con il tempo.

21/11/2006

Tracklist

  1. AD2003
  2. Shining Skinned Friend
  3. Give Me Every Little Thing
  4. Tito’s Way
  5. Love Is In The Air
  6. In The Afternoon
  7. My Time Is Running Out
  8. Crush The Liberation
  9. Dance With Me

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