Tom Ze'

Estudando O Pagode (na Opereta Segregamulher E Amor)

2005 (Luaka Bop)
samba
8.5

Tom Zè è un musicista brasiliano classe '36, in gioventù esponente del tropicalismo assieme ai vari Gilberto Gil e Caetano Veloso, ma senza riuscire a ottenere le fortune, economiche e non, di questi. Il suo nome, forse a causa di una proposta più ostica rispetto ai colleghi, è rimasto nell'ombra per tanti anni sin quando David Byrne, folgorato dal suo "Estudando o Samba" del '76, lo ha riscoperto e gli ha fatto incidere un best of nel '90 per la sua Luaka Bop.

Da allora Zè ha continuato, ancor più stimolato, a fare musica, godendo di una vetrina più ampia (che gli ha permesso collaborazioni anche particolari come quella con i Tortoise). E, a trent'anni dal lavoro che ha buttato l'amo per la sua futura emersione, ha deciso di tornare sui suoi passi, di samba, incidendo questo "Estudando o Pagode" (per chi non lo sapesse il pagode è, appunto, una variante del samba). Il disco è concepito come un'operetta ("Na Opereta Segregamulher e Amor" recita il sottotitolo), divisa in tre atti e dedicata al lungo cammino verso l'emancipazione femminile, al quale si intreccia la cruda storia dei narratori (il giovane Maneco Tatit, la sua innamorata Teresa e il docente universitario Dr.Burgone). Nel booklet, ricchissimo e splendido, oltre a tutti i testi e le spiegazioni, sono presenti anche i disegni dei costumi di scena.

Il lavoro di Zè (e del suo braccio destro Jair Oliveira, agli effetti e alla produzione) è superbo. Nel cesellare i suoi sedici pagode utilizza soluzioni strumentali, melodiche e armoniche tra le più disparate e fantasiose, portando la tradizione brasiliana a imparentarsi con l'elettronica e l'avanguardia, mettendo sullo stesso, principale e altissimo, piano fruibilità e audacia, ritmo e cervello. Il tutto finisce per dar vita a una vera e propria opera d'arte "completa".
Il disco è aperto da "Ave dor Maria", che parte lamento corale religioso invaso da violini, chitarre elettriche, percussioni, fischi e diavolerie elettroniche (e non solo, comparirà infatti anche una foglia di fico per un esercizio armonico spiegato dallo stesso Zè sempre nel booklet), prima che vi si sovrappongano le voci di Zè e Suzana Salles, con tanto di sorprendente parentesi classica (l'"Ave Maria" di Bach ripresa a ritmo di samba). E' il segno tangibile del livello qualitativo e al tempo stesso solo un assaggio.

"Estúpido Rapaz" è un trionfo del ritmo, tutta arpeggi di chitarra classica e percussioni a mano e vocali, duetto con la Salles sirena scatenata, bissato da "Quero Pensar" con la bravissima Luciana Mello, coinvolta in un veloce giro con tastiere ed effetti elettronici in primo piano, impegnato ad aprirsi in molteplici facce dalla difficile, eppure calibratissima, tenuta armonica, aggredita da dissonanze e cambi di ritmo.
"Proposta de Amor" e "Mulher Navio Negreiro" trovano una veste più classica ma non meno fascinosa. La fantasia di "Pagode-Enredo dos Tempos do Medo", con un ritornello a presa rapida maltrattato da continui disturbi, conferma che Zè non fallisce un colpo. Se ne va il primo atto.

Il secondo brilla altrettanto: "O Amor é um Rock" è un inno scaccialacrime e trascinante con pesante chitarra psych-rock e parentesi acquosa; "Duas Opiniões" una tenera melanconia a tre voci; "Elaeu" una frenetica rinascita percussiva su basso funk-rock dalla costruzione diabolica; "Vibração da Carne" un sensuale passaggio con orgasmo in sottofondo; "Prazer Carnal" una finestra jazzata e fumosa con piano protagonista, interpretato da Patricia Marx come una chanteuse fatale. Non sarà da meno neanche il terzo con "Teatro (Dom Quixote)", un lento impregnato di tradizione e soprattutto "Beatles a Granel", dolce e rilassata conclusione, catartica e con inciso perfetto sottolineato da fiati.

In questa descrizione ho dovuto nominare, brevemente (e non rendendogli affatto giustizia, dato che sono tutti ricchissimi di elementi), quasi tutti i brani. Gli altri (saranno due o tre) stazionano solo un filino sotto il livello, e non ne sono neanche tanto convinto.
"Estudando o Pagode" è un disco bellissimo, musicalmente un mezzo capolavoro e un capolavoro tout court se preso nel complesso (testi, costumi, ricerca, equilibrio). Consiglio di esaminarlo a fondo, e di goderne, a chiunque, a chi ama la musica e pure a chi la odia.

10/12/2006

Tracklist

  1. Ave dor Maria
  2. Estúpido Rapaz
  3. Proposta de Amor
  4. Quero Pensar (A Mulher de Bath)
  5. Mulher Navio Negreiro
  6. Pagode-Enredo dos Tempos do Medo
  7. Canção de Nora (Casa de Bonecas)
  8. O Amor é um Rock
  9. Duas Opiniões
  10. Elaue
  11. Vibração da Carne
  12. Para Lá do Pará
  13. Prazer Carnal
  14. Teatro (Dom Quixote)
  15. A Volta do Trem das Onze (8,5 Milhões de Km²)
  16. Beatles a Granel

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