Quattro lunghi anni sono passati da "Au Reve" (2002) secondo lavoro in studio per Philippe Zdar e Boombass, quattro anni in cui i Cassius sono stati praticamente solo i set di Zdar, quattro anni che ci hanno fatto sentire fin troppo la mancanza del duo che con "1999" diede una scossa senza paragoni al mondo della dance di fine millennio.
Quattro anni per sistemare le idee e volare per tre settimane in quel di Ibiza per creare il terzo, attesissimo, lavoro della saga Cassius. Quattro anni per dare vita a una piccola rivoluzione e proiettare il proprio suono nel futuro.
E' proprio il suono rinnovato che caratterizza infatti questo nuovo "15 Again", il saper fondere electro , house, break e hip-hop in uno stile unico e graffiante, distante dai primi lavori ma più che mai al passo coi tempi e più che mai vivo.
"Toop Toop" è rimbalzato nelle radio di tutto il mondo già dalle prime settimane di questa estate, serrato, pazzamente electro , sbarazzino: un'altra puntata vincente sul tavolo dei singoli che in passato hanno fatto grande il nome Cassius.
"Rock Number One" è la seconda bomba da sganciare sui dancefloor di tutto il mondo, con quella voce femminile a coronare una stesura a metà fra funk e break, in costante delirio ritmico di sintetizzatori pronti a schizzare verso il cielo così come "15 Again", che si pone sulla stessa linea d’onda stringendo l’occhio al rap più modaiolo e non dimenticando però le radici elettroniche dei francesi.
Ci riportano ai terreni delle vecchie produzioni, più orientate su toni lounge , le splendide "La Notte", "A Mile From Here" e "Cria Cuervos", che fanno delle sonorità rilassate il loro punto di forza, rinnovando così uno stile che sembrava essersi esaurito dopo l’uscita di "Au Reve". Freschissime anche "All I Want", "This Song" e "See Me Now", che graffiano con un piglio da brani d’epoca e vocali ammiccanti, sostenute da una stesura a base di virate elettroniche e sonorità estremamente catchy che tanto successo hanno riscosso nelle classifiche di mezzo mondo in questi ultimi anni.
Capitolo a parte per "Jack Rock" e "Cactus", nelle quali viene fuori il lato puramente dance di Boombass e Philippe Zdar: la lezione dei grandi maestri di Chicago rivista oggi con un suono essenziale ed estremamente deep : un flashback nel futuro. Menzione speciale per la collaborazione con il bambino prodigio dell’hip-hop statunitense Pharrell Williams, che in "Eye Water" ci mostra come rap, elettronica, house e assoli rock possano convivere alla perfezione e anzi dar vita a qualcosa di dirompente.
Cassius in questo 2006 è più vivo che mai e si dimostra ancora un duo capace di rompere gli schemi, di spaziare fra i generi restando accessibile e favolosamente pop; "1999" e "Au Reve" (ma in particolare singoli come "1991", "Feeling For You" e "The Sound Of Violence") sono ormai nell’olimpo dell'elettronica da ballo ed è quindi difficile parlarne a cuore leggero, ma questo "15 Again" è complessivamente il miglior lavoro uscito sotto il nome Cassius.
03/09/2006