Calvin Johnson

Before The Dream Faded...

2006 (K Records)
alt-rock

Perchè comprare un disco di Calvin Johnson nel 2006? Per nostalgia? Probabilmente.
Eppure c'è un eppure. Anzi, più di uno.
Intanto, diciamolo senza mezzi termini, "Before The Dream Faded...", secondo album solista del leader di Beat Happening, Halo Benders e Dub Narcotic Sound System nonchè patròn della K Records di Olympia, è un bel disco, certamente tra i migliori che l'uomo ci abbia regalato nell'ultimo decennio.
Un disco capace di condensare nell'arco di tre quarti d'ora un'intera carriera ventennale (lasciando forse un po' da parte il dub) con canzoni povere, essenziali, stralunate e costantemente percorse da quell'umore indecifrabile e tutto "baritonale" che da sempre è cifra stilistica di Johnson.

Un uomo se non per tutte almeno per molte stagioni, Calvin Johnson, colui che ha dato avvio negli states alla moda del lo-fi nei primi 80 e che ha poi costituito un faro assoluto per l'indie-rock del decennio seguente mantenendo costante un'estetica sonora e quasi quasi "morale" che ha fatto (e fa ancora oggi) della K Records un'icona dell'underground americano più che un'opificio di dischi.
Ascoltare questo disco significa certamente, quindi, tornare a immaginare stilizzati pomeriggi adolescenziali chiusi in camera ma con la finestra sempre aperta su provinciali cieli azzurri che permeano insonnoliti scenari primaverili.
E' esattamente come muoversi all'interno di sempre uguali ma sempre diverse strisce dei Peanuts, con quella capacità di parlare di ogni cosa, ma sempre sotto voce. Se non suonasse riduttivo, e ribadiamo che il disco è di per se molto buono, si potrebbe passare ad una breve disamina dei brani più per dovere di cronaca che per altro.

E allora si ci si muove senza traumi tra scarne ballate per voce e drum machines (I Am Without) e pianola (When Hearts Turn Blue) e al classico, per Johnson, rock'n roll crampsiano di Rabbit Blood, fino all'invocazione a cappella con scalcagnata stomp board in bassissima fedeltà di Red Wing Black, il blues pregno di pigri umori soul di I'm Down, l'aggancio ai Dub Narcotic di The Leaves Of Tea e la bellissima Deliverance (non a caso con Phil Elvrum dietro le quinte), cantilena etnico-percussiva con quel poco di elettronica (molto) cheap che più che sorridere oggi fa quasi commuovere.

Nell'augurio che non si tratti di un commiato e di un testamento artistico fa oggi piacere constatare l'importanza rinnovata di un autore come Calvin Johnson, sempre più faro nella notte di tempi difficili e disumanizzanti.
E che la semplicità sia con noi.

26/03/2006

Tracklist

  1. When Hearts Turn Blue
  2. Rabbit Blood
  3. Red Wing Black
  4. Obliteration Overload
  5. I Am Without
  6. I'm Down
  7. The Leaves of Tea
  8. Your Eyes
  9. Deliverance
  10. When You Are Mine

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