Rufus Wainwright

All Days Are Nights: Songs For Lulu

2010 (Decca / Universal)
songwriter

Piaccia oppure no, Rufus Wainwright è un musicista dotato di talento e la sua produzione resta uno dei pochi esempi di coerenza artistica. Abile nel trovare un equilibrio tra il ruolo di popstar e cantautore introverso e ricco d'ingegno, oltremodo coinvolgente e affascinante nelle sue performance live nonostante il tocco di glamour che accompagna le sue esibizioni, Rufus possiede una voce intensa ed evocativa che riallaccia il potere mesmerico di Thom Yorke e Jeff Buckley e lo lega al classicismo evocato dai versanti più disparati del rock (dai Muse a Elton John), tutto adagiato su un songwriting malinconico e romantico che smuove più sessualità di un film erotico.
 
Solo se coscienti di tale forza comunicativa fisica e cerebrale di Rufus Wainwright, si comprende in pieno il clamore mediatico che accompagna ogni sua uscita, la sua carica emotiva è più vicina alla energia sensuale di Marvin Gaye che al machismo di Bruce Springsteen, la sua musica pone dubbi non certezze, non culla le tentazioni edonistiche ma scava nella solitudine e nel dolore che genera l'indifferenza altrui.
In questo senso "All Days Are Nights: Songs For Lulu" è il trionfo della musica come espressione di una realtà interiore altrimenti imperscrutabile, Rufus mette a nudo la sofferenza della recente perdita della madre con la stessa determinazione e onestà di una confessione finale, la musica diviene poco carezzevole e priva di luci, il piano e la voce torturano le note per esprimere un disagio pernicioso.
 
Non è un album facile, anzi, è a tratti disturbante, quasi inascoltabile in sottofondo: Rufus chiede attenzione per ogni nota e parola che anima le sue canzoni. Tra sonetti di Shakespeare e citazioni di Coleridge, scivolano esortazioni personali alla madre scomparsa e alla sorella Martha, in una dimensione teatrale che allontana qualsiasi traccia di pop dei precedenti album.
L'eleganza neoclassica di "Who Are You New York" scorre fluida introducendo le atmosfere malinconiche e notturne dell'album, la sola "Give Me What I Want And Give Me Now" spezza per un attimo l'incanto e la sospensione sonora, ma il trittico dei sonetti di Shakespeare riversa un romanticismo difficilmente assimilabile al primo ascolto.

Più diretta e incisiva "The Dream", una ballad tra le più belle di Rufus, con continui cambi armonici e una delle migliori performance vocali; leggiadra e sottilmente cinica, "True Loves" gioca con le tentazioni da musical che il tributo a Judy Garland aveva già espresso in maniera esemplare, ma è "Sad With What I Have" il trionfo lirico dell'album, una struggente ed elaborata ballata tra blues e folk che qualsiasi songwriter bramerebbe scrivere.

"All Days Are Nights: Songs For Lulu" è un album destinato a dividere gli ascoltatori, in verità la scelta di Rufus Wainwright di rinunciare ad arrangiamenti barocchi dona un respiro da puro melodramma alle canzoni, che sprigionano un'intensità che va assimilata con calma; le due tracce finali non lasciano dubbi sulla qualità dell'album - "Les Feux D'Artifice T'Appellent", tratta dall'opera teatrale di Rufus e Bernadette Colomine "Prima Donna", è un gioiello di moderna operistica che entra prepotentemente tra le migliori composizioni dell'artista canadese; l'ultimo brano, "Zebulon", scritto mentre assisteva la madre morente, è una delicata successione di ricordi ed emozioni, adagiati su poche note ricche di spiritualità, e completa uno dei viaggi emotivi più spontanei dell'autore.
 
Rufus Wainwright abbraccia un mondo sonoro privo di lustrini e distrazioni moderniste, più vicino alle soluzioni sonore dell'amico Antony e con chiari riferimenti allo Scott Walker di "3", che ispira anche la cover dell'album, "All Days Are Nights: Songs For Lulu" apre nuove frontiere per il musicista, il senso d'incompiuto e di ricerca spirituale promette interessanti evoluzioni e ci regala un album vitale e privo di compromessi, un'ottima conferma.

17/04/2010

Tracklist

  1. Who Are You New York?
  2. Sad With What I Have
  3. Martha
  4. Give Me What I Want and Give It to Me Now!
  5. True Loves
  6. Sonnet 43 (When Most I Wink)
  7. Sonnet 20 (A Woman's Face)
  8. Sonnet 10 (Shame)
  9. The Dream
  10. What Would I Ever Do With a Rose?
  11. Les Feux D'Artifice T'Appellent
  12. Zebulon

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