AA. VV.

Diciassette band e diciassette tracce (la scaletta qui segnalata è quella della compilation reperibile online) per fare il punto della situazione su Borgata Boredom, la scena lo-fi noise dei quartieri orientali di Roma.

Sottotitolata "Music And Noises From Roma Est", questa compilation consuma un rituale rumoroso e sgangherato, grottesco e a modo suo epico, figlio di una gioventù "sonica" sull'orlo del precipizio ma ancora disposta ad affidare messaggi in bottiglia alle generazioni che verranno.
Le stesse che, un giorno, chissà quando, chissà come, potrebbero trarre giovamento dal contatto con questa materia infetta e non priva di un lirismo di fondo. Certo, un lirismo inacidito, bislacco e non di rado ermetico, lo stesso che percorre le poltiglie sconclusionate dei Gingagaruga ("Childhood"), il folk delirante ed elettrico dei Grip Casino, tra Pumice e Jandek ("Tones"), il noise sballato dei Maximialiam I ("H Each H"), le ipnosi elettro-cosmiche dei Thetlvmth ("4'42"") o il synth-drone dei The Away Team ("Drift").

Tante ipotesi sonore memori, in un modo o nell'altro, di quanto accade o è accaduto al di là dell'oceano. Poche novità di rilievo, insomma, anche se questi romani mostrano di avere discreta personalità, destreggiandosi senza molti patemi in territori non particolarmente accoglienti.
Accanto a momenti non proprio memorabili (del tutto inutili gli interventi dei Duodenum e dei System Hardware Abnormal, ma poco convincenti sono parse anche le movenze meccanico-stridenti degli Hiss e l'electro-pop strambo dei Trouble Vs. Glue), fanno capolino situazioni più intriganti, come i Trans Upper Egypt di "Rounds" (in cui l'eco dei Chrome filtra attraverso i Six Finger Satellite), le truci conflagrazioni dei Sfhhh ("May 15, 1994") e il noise-rock aspro e perverso degli Hiroshima Rocks Around ("The Matter Of Facts").

Il vinile, stampato in cinquecento copie, esce per la No=Fi Recordings. Tuttavia, potete inizare a farvi un'idea qui: http://borgataboredom.blogspot.com/.

23/06/2011