Il contributo del techno digitale di Mark Fell nel 2011 è “Manitutshu”, un lavoro che contiene un perfetto esempio del suo brano-spettro suo tipico, con comportamenti sia casuali che ripetitivi (se non ordinati) come “Acids In The... Thin Razor, Attack Noise Hat, Linn”.
Il fattore di novità sta soprattutto nelle pulsazioni in forma di drone di “Acids In The... Primes Version” (solo venti secondi), e nel suo personale remix del bubblegum di “Manitutshu (New Algorithm)... LatelyBass And NewElectro, Attack Pulse Hat”, con risultato spiritoso (parte videogame, parte autoparodia), e sovratoni che ne modificano più profondamente l’andamento.
“Acids In The... Razor Experiment” (effetto codice Morse che lancia una nuvola electro-synth con mitraglia di beat, che pian piano si assottiglia) e “Acids In The... Stochastic Energy Pause With Thin Razor, Attack Noise Hat, Linn” (effetto frullatore centrato sul beat), sono invece leggere variazioni del suo dogma.
Impreziosito da costanti sovratoni e lacerti di musica nipponica, questo doppio 12” all’insegna di un’appena più accennata musicalità segue da vicino i predecessori “Multistability” e “UL8” (di cui riprende, remixandole, alcune parti), attuandone un ideale continuum e raggiungendo un compromesso con la sua autoindulgenza pseudo-colta. Realizzato in ambiente Mac, con interventi vocali ottenuti tramite Google Translate. Sottotitolo: “Ritual Songs Of Healing From The Spirit Mountain”.
(02/08/2011)