Nun

Neuronale

2011 (Menstrual Recordings)
minimal, elettronica, industrial

Tra fogli stampati a ciclostile inneggianti a battaglie anarco-rivoluzionarie e volantini che promuovevano scioperi fuori ai cancelli della Fiat Mirafiori, la città di Torino è sempre stata in continuo movimento. Non faceva eccezione la scena musicale, attenta a ciò che stava accadendo al di là della Manica e non solo. Siamo nei primi anni 80: i riflessi punk, la new wave e l'elettronica cominciavano a bussare alle menti dei giovani torinesi, anche a quelle di chi apparteneva al sotterraneo mondo industrial e sperimentale. Tra costoro figurava Ezio Albrile, all'epoca giovane e convinto fautore di un militarismo estremo, oggi rinomato storico delle religioni del mondo antico e uno dei maggiori studiosi nel campo della religiosità gnostica. Albrile era già apparso musicalmente con gli Psychopathic Blossom, un progetto industrial/sperimentale nato fra i banchi di scuola e composto da altri due giovani torinesi, ma che rimase confinato a pochi nastri, senza un'etichetta, e a qualche passaggio radiofonico in radio locali alternative. Dopodiché, poco più che ventenne, si dedicò al progetto solista Nun, acronimo del tedesco Nacht Und Nebel ("Notte e Nebbia"), nome che veniva dato ai prigionieri politici tedeschi in attesa d'esecuzione durante la seconda guerra mondiale.

Al suo attivo vi sono pochissime e rare produzioni: il primo lavoro autoprodotto (1983-1984) fu un vinile 7 pollici con le tracce "Riv-Skf" (come la nota fabbrica di cuscinetti a sfera) sul lato A e "Margine" sul lato B. Altre sue composizioni finirono in differenti cassette compilation dell'epoca: "Orgonica" uscì nel 1984 per l'etichetta francese Insane Music di Alain Neffe (Pseudo Code, Bene Gesserit, Human Flesh); "Extracts From 'Controtempo β'" fu pubblicata nel 1986 per la milanese ADN (Tasaday, Doxa Sinistra, Cranioclast), e sempre nel 1986 uscirono "Extract From Vermilion Sands" ed "Extract From The Disaster Area" per la britannica Anal Probe.

Oggi la Menstrual Recordings, con un ottimo lavoro di recupero, non fa altro che racchiudere tutte queste produzioni nell'album "Neuronale", una sorta di retrospettiva che ha forse lo scopo di far comprendere in che modo stava evolvendo la scena elettro-sperimentale in Italia (quali strumentazioni utilizzava e il suo prodotto finale) anche attraverso l'apporto di personaggi poco conosciuti dell'underground come Ezio Albrile, il quale non è da considerarsi né un'icona in ambito di musica industriale come Maurizio Bianchi, né uno sperimentatore d'eccellenza.
La formula di Albrile è stata definita "musica elettrodomestico- industriale". Trattasi, infatti, di casalinghe composizioni di noise sintetico sperimentale non convenzionale, fatte con vecchi registratori a bobine e varia strumentazione analogica. Lo scopo è quello di ossessionare, caratteristica riscontrabile in ognuna delle sei tracce di "Neuronale". Rumori lineari, ma percussivi ("Riv-Skf"), ben manipolati, dettano il ritmo cercando di ottenere, attraverso impercettibili rintocchi di lancette d'orologio e brusii di risonanze ultrasonore ("Margine"), il coinvolgimento dell'ascoltatore portandolo al limite di una trance ipnotica. I martellanti, quasi tribali, effetti sonori vanno a stimolare direttamente il cervello, eccitandolo in modo tale che emetta impulsi elettrici, brevi scariche d'impalpabile voltaggio che, snodandosi lungo tutto il sistema nervoso simpatico, giungono ai bulbi oculari chiudendo così definitivamente il circuito.

"Neuronale" è un disco che stimola la fantasia. Potreste immaginarvi in uno scenario casalingo vestiti con una tuta blu da metalmeccanico (meglio se Skf) che cercate invano di risintonizzare la frequenza Vhf del vostro vecchio televisore in bianco e nero attraverso la manopola di regolazione fine.

02/07/2011

Tracklist

  1. Riv-Skf
  2. Margine
  3. Extracts From "Controtempo β"
  4. Orgonica
  5. Extract From Vermilion Sands
  6. Extract From Disaster Area