Francois & The Atlas Mountains

Qualcuno se lo ricorderà quando, come in Mary Poppins, suonava chitarra e tastiera insieme, con mani e piedi, in qualche bettola di Bristol. Ora, dopo aver trovato le montagne dell'Atlante come backing band e aver collaborato con Camera Obscura e Pastels, l'adozione del ragazzo da parte di King Creosote ha portato Francois Marry a pubblicare quest'ultimo, quarto album con la Domino, una delle indie-major per eccellenza.
Il motivo di questa scelta si intuisce subito dal carattere esplicitamente accattivante del sound e delle strutture scelte per questo "E Volo Love", eclettico ma non troppo, tra un bilinguismo perfettamente bilanciato e un'originalità riconoscibile anche se non ardita.

Il disco gioca infatti su ritmiche afro-pop ("Le Plus Beaux"), le quali naturalmente porteranno alla mente i Vampire Weekend, e, insieme al tocco francese di certe tracce ("Bail Eternal"), rendono l'idea di quella libertà creativa, di quella freschezza multiculturale che caratterizzano "E Volo Love".
Folk-rock croccante ("Buried Treasures"), prolungati corteggiamenti al soul e all'R'n B ("Slow Love", "Edge Of Town"), oltre alle puntate in territorio indie-pop di "City Kiss", nella quale il Nostro sfoggia il suo gusto per il pop orchestrale, compongono un disco in cui l'amalgama è riuscito, pur senza costituire di per sé un indice di particolare estro.

"E Volo Love" manca infatti di canzoni che lasciano il segno; è un karaoke il cui maggior pregio è proprio la quantità di generi affrontati (aggiungiamo anche un po' di country e di folk-pop alla NATW), piuttosto che la profondità con cui andrebbero reinterpretati. E' ancora presto, insomma, per considerare Francois un autore completo, dato che ancora non ha trovato le capacità di scrittura necessarie. Si farà, forse.

24/01/2012