Laurel Halo - Quarantine

2012 (Hyperdub)
elettro-songwriting

Delusione. Per chi si aspettava un risultato in cassaforte, per chi come me sperava nell'esplosione di Laurel Halo alle dipendenze Hyperdub. "Quarantine" avrebbe tutti gli ingredienti per soprendere. Perché gioca sul filo dell'elettronica placida che si fonde col songwriting, unendo le scie in vena quasi kosmische - suo marchio di fabbrica - a un approccio molto moderno al cantautorato. E invece rimaniamo con un pugno di mosche in mano.

Dodici pezzi, tra i quali sicuramente anche di ottimi (si pensi a "Thaw" o alla bellissima "Light + Space"), ma impastati in maniera tale da scorrere sul filo di una noia pesantissima. Non c'è guizzo né cambio di passo significativo, il disco ruota attorno a note che si ricalcano e si pestano i piedi. Una sorta di encefalogramma piatto, con lo spirito un po' arty, che nasconde una staticità espressiva che non lascia spazio ad alcun tipo di entusiasmo.

Pare quasi d'ascoltare degli Emeralds passati sotto sedativo e annientati da tutta la loro forza esplosiva. Non emerge praticamente alcuna melodia convincente, e tutto il disco è imperniato di un nulla cosmico. Come si diceva, la sola fantastica "Light + Space" riesce davvero a convincere: tiepide aurore in apertura, il canto cristallino che avvolge ogni cosa e bagliori all'orizzonte.

Peccato, peccato davvero, perché le premesse c'erano tutte e invece ci ritroviamo qui a parlare di un debutto sulla lunga distanza - tutti ottimi gli Ep - che annoia e smorza i toni di una delle più brillanti menti al femminile degli ultimi anni.

31/07/2012

Tracklist

  1. Airsick
  2. Years
  3. Thaw
  4. Joy
  5. MK Ultra
  6. Wow
  7. Carcass
  8. Holoday
  9. Tumor
  10. Morcom
  11. Nerve
  12. Light + Space

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