Chantal Acda

Let Your Hands Be My Guide

2013 (Gizeh)
minimal songwriting, sad-folk

Era forse giusto lasciare il moniker Sleepingdog, suo primo progetto, per un più “maturo”, sobrio esordio solista. Non che in “Let Your Hands Be My Guide” Chantal Acda si distanzi dal suo cantautorato pianistico fragile e malinconico, esilmente spirituale, “islandese” – ma le collaborazioni importanti, soprattutto quella con Nils Frahm, qui esecutore e produttore dei brani del disco (così come quelle con Peter Broderick e la violoncellista islandese Gyda Valtysdottir, già nei Mùm), si fanno sentire e segnano un deciso cambio di passo nella già promettente carriera, forse solo un po’ incompleta sul piano espressivo.

Con l’apporto delle scelte di arrangiamento, in genere lieve, fatato (l’ottima “Lost”, con un fingerpicking accennato, come ali di farfalla, e lontane punteggiature di vibrafono), Chantal si veste di un abito tanto minimalista quanto di taglio superiore, una sorta di tunica elfica senza cuciture, che la aiuta decisamente a superare quell’alone di mestizia che appesantiva la sua precedente produzione.
Con qualche traccia più di pancia (“My Night” e “Jason”, dalle parti di una Daughter certamente più cresciuta) e qualcuna più leggera (il dolce duetto invernale di “We Will, We Must”), Chantal sa anche dissimulare e ringiovanire un disco che guarda ad apici espressivi che poche artiste si possono permettere (lo sguardo indifeso di ninfa ferita di “Wintercoat”, il flebile racconto d’amore di “Own Time”).

Chantal è riuscita insomma nel non facile compito di trovare quelle collaborazioni necessarie a dare respiro e importanza a un songwriting forse un po’ claustrofobico, per quanto di forte emotività, trascendendone in senso artistico le potenzialità (esempio massimo nella lunga introduzione sospesa, mozzafiato di “Backdrops”).
Un disco non per tutte le occasioni, ma di cristallina, potente bellezza.

19/11/2013

Tracklist

  1. Jason
  2. We Will, We Must
  3. My Night
  4. Own Time
  5. Arms Up High
  6. Lost
  7. Backdrops
  8. Wintercoat
  9. We Must Hold On

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