Palma Violets

180

2013 (Rough Trade)
punk-pop

In termini di hype, i Palma Violets oggi come oggi non temono rivali. Sono state sufficienti – si fa per dire – le lodi sperticate di Nme, che ha decretato la loro “Best Of Friends” miglior brano del 2012, e una brillante apparizione nel salotto di Jools Holland per accendere i riflettori di tutto il mondo sulla band di Lambeth, sobborgo della periferia londinese.
Non bastasse, a chiudere il cerchio ci ha pensato la Rough Trade, imprimendo il proprio marchio su “180”, numero che corrisponde al civico presso il quale i nostri sono soliti organizzare festini e concerti, e che ora fa anche da sfondo tipicamente brit alla copertina del disco di esordio.

Il primo Lp, prodotto da Steve Mackey dei Pulp e Rory Attwell dei Test Icicles, era dunque chiamato a rispondere all'amletica domanda: ci troviamo davvero di fronte all'ennesima “next big thing” d'oltremanica oppure a una cocente delusione? La verità, ancora una volta, sta nel mezzo: né l'una né l'altra. Nei quaranta minuti di “180” c'è un intero breviario del rock albionico degli ultimi trent'anni, tra accelerazioni punk, sparuti echi new wave e le ombre lunghe degli attori del brit-rock contemporaneo – Glasvegas, Libertines ma soprattutto Vaccines – rispetto ai quali si differenziano solo grazie a un suono un po' meno politicamente corretto, ricco di chitarre garage, linee vocali sporche, charleston aperti e tappeti di organo.

Seppure in presenza di qualche spunto degno di nota, nel complesso l'album non convince appieno: la sensazione è che il materiale a disposizione bastasse per un Ep di 4-5 pezzi, il resto è riempitivo. Non per niente Chilli Jesson (basso e voce), Sam Fryer (chitarra e voce), Peter Mayhew (tastiere) e Will Doyle (batteria) si giocano buona parte degli assi all'inizio dell'album, che si apre - programmaticamente - sulle note di “Best Of Friends”, il biglietto da visita con il quale hanno già aperto le porte che contano.
Segue a ruota il secondo singolo “Step Up For The Cool Cats”, un organo solitario a introdurre un pezzo di puro stampo Vaccines. “All The Garden Birds” si ammorbidisce in chiave pop-rock in odore di Libertines (più avanti “Last Of The Summer Wine” ammicca a Pete Doherty persino nel titolo), molto meglio la genuina scompostezza di “Rattlesnake Highway”, che sconfina – più che altro per attitudine – in ambito punk-rock. “Chicken Dippers” omaggia i Glasvegas, “Tom The Drum” si spinge ben più lontano, cimentandosi – quasi fosse diventato un obbligo - con i Joy Division. “Johnny Bagga' Donuts” è l'ultimo squillo in salsa rock'n'roll prima di un finale con il fiatone, tra idee riciclate (“I Found Love”), ballate pseudo-alcoliche (“Three Stars”) e gli otto minuti di “14”, caratterizzati dall'interminabile jam session conclusiva.

“180” va preso per ciò che è: un disco ben suonato, prodotto alla perfezione, al passo con i tempi ma privo di novità sostanziali e incline ad annoiare sulla lunga distanza. Un esercizio di stile, più che un esordio col botto.

20/02/2013

Tracklist

  1. Best Of Friends
  2. Step Up For The Cool Cats
  3. All The Garden Birds
  4. Rattlesnake Highway
  5. Chicken Dippers
  6. Last Of The Summer Wine
  7. Tom The Drum
  8. Johnny Bagga' Donuts
  9. I Found Love
  10. Three Stars
  11. 14

Palma Violets sul web