Skrillex

Recess

2014 (Owsla, Big Beat, Atlantic)
electro

Potrà sembrare incredibile, ma il chiacchieratissimo e iper-premiato Skrillex arriva soltanto ora alla pubblicazione del primo vero album, dopo aver occupato il mercato con una lunga serie di Ep in grado di imporlo come una delle più interessanti figure emergenti della scena elettronica mondiale, nonché come produttore fra i più ricercati. Chiaro che le aspettative (e le pretese) intorno a “Recess” fossero smisuratamente alte, e questo non è quasi mai un bene.

Il disco si presenta alle orecchie dell’ascoltatore come una sorta di fiera del già sentito, con pochi guizzi sorprendenti, concentrati per lo più nella parte finale. Troppo spesso le buone idee finiscono in un mezzo pastrocchio (“Stranger”, inserita anche nella colonna sonora del film “Divergent”); va meglio quando i suoni tendono a incattivirsi (“Try It Out”, con Alvin Risk), ma un fastidioso effetto patinato permane quasi sempre. E così il lavoro che doveva (e avrebbe potuto) cambiare il corso della storia, non sposta di una virgola lo stato dell’arte, anzi ceretifica una stasi nella carriera di Skrillex: da stella di primo grandezza del dubstep ad anonimo manipolatore di suoni.

I colpi da maestro arrivano quando cerca di osare qualche commistione più trasversale, come nel caso delle nostalgie techno-jungle di “Ragga Bomb”, oppure quando dalla tavolozza pop schizza sulla tela tutta la dolcezza della voce femminile di Malin Dahlstrom (del duo svedese Niki & The Dove, vincitore lo scorso anno dell’European Border Breakers Awards nella categoria Best New Music Acts) che addolcisce i tratti avvolgenti di “Ease My Mind”. L’attenzione mediatica era tutta incentrata su di lui, e persino la grande distribuzione aveva aperto le braccia a Sonny Moore (il suo nome all’anagrafe), tanto che il disco risulta facilmente reperibile anche presso le grandi catene. Ma “Recess” resta un’occasione persa, un momento di transizione per il ventiseienne artista americano.

La pletora di ospiti non riesce a risollevare la situazione, ma "Recess" - che tutto sommato suona molto bene - sarà in grado di appassionare più che altro chi la scena electro la segue senza particolari pretese, mentre farà storcere il naso a tutti coloro che avrebbero voluto trovare fra questi solchi una piccola rivoluzione musicale. E invece tutto suona familiare e inoffensivo, e non è esattamente quello che ci saremmo aspettati...

12/06/2014

Tracklist

  1. All Is Fair In Love And Brostep
  2. Recess
  3. Stranger
  4. Try It Out
  5. Coast Is Clear
  6. Dirty Vibe
  7. Ragga Bomb
  8. Doomby Poomp
  9. Fuck That
  10. Ease My Mind
  11. Fire Away

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