Proposte come questa, che commemora Karen Dalton recuperando una serie di testi e commissionandone la messa in musica a una lista di cantautrici di grido, sono sicuramente affascinanti sulla carta quanto rischiose nella riuscita pratica. A volte si ha l’impressione che si punti più sul fatto che qualcuno sicuramente ne parlerà piuttosto che sulla qualità effettiva della proposta.
Per levare ogni equivoco, “Remembering Mountains” ospita grandi interpreti e i pezzi sembrano anche interpretati se non scritti col rispetto dovuto alla Dalton, per quanto nessuno sembri decisivo per le sorti della musica. Uno dei brani migliori è proprio la title track, interpretata da Sharon Van Etten insieme a Hamilton Leithauser, e infatti è l’unico in cui anche gli accordi sono attribuiti all’oggetto del tributo.
Per il resto, la difformità degli stili crea quell’effetto pastiche che può risultare solo temporaneamente interessante: lo spiritual trip-hop di Laurel Halo, i droni bucolici di Julia Holter fanno scintille al contatto con la ballatona al pianoforte di Patty Griffin e col vocione alt-country di Lucinda Williams.
Forse sarebbe andato tutto un po’ meglio sotto la guida di un produttore unico, o perlomeno di una visione unificante anche nella scelta delle artiste coinvolte. Così confezionato, “Remembering Mountains” rimane un esercizio di mestiere in cui diventa difficile pensare che emerga un contributo che vada oltre la semplice interpretazione “educata”.
15/06/2015