L'australiano Daevid Allen, da poco congedatosi da questo mondo, è rimasto alla storia come uno dei padri putativi della scuola di Canterbury. A lui si devono la nascita di formazioni rivoluzionarie come quella dei Soft Machine e, soprattutto, dei Gong, forse il gruppo di progressive rock più creativo e fantasioso di tutti i tempi. I Gong erano una comune aperta di musicisti, nata in Francia nel 1968. L'album che è stato in questi giorni ristampato (o meglio, "restaurato" nella sua autentica versione originale) dalla Charly è il loro terzo Lp, "Camembert Electrique", uscito nel 1971 per l'indipendente e militante etichetta francese Byg, nota soprattutto in ambito free-jazz, con la produzione di Jean-Luc Young.
Quest'album vide la luce dopo un paio di opere embrionali, come "Magik Brother" (Byg, 1970) e l'interessante colonna sonora "Continental Circus" (Philips, 1971). "Camembert Electrique" è quindi l'album in cui l'eclettico e bizzarro stile progressivo dei Gong viene messo definitivamente a fuoco e che rimarrà il loro marchio di fabbrica per gli anni a venire. Anche l'organico strumentale, ormai salito a ben otto unità, è quello a cui si ascrive tutta la loro prima produzione storica, cioè quella della mitica "Trilogy Of Radio Gnome Invisible", basata su una trama fantascientifica scombinata e divertente e uscita per la Virgin nei tre anni successivi.
La musica totale di Zappa (che tanto influenzò la scuola di Canterbury) e il music-hall della Bonzo Dog (Doo Dah) Band sembrano essere i loro maggiori referenti musicali. E' impossibile infatti non pensare a "Uncle Meat" (Reprise, 1969) ascoltando "You Can't Kill Me", oppure "Dynamite: I'm Your Animal", così come, ascoltando la demenziale "I've Bin Stone Before: Mister Long Shanks: O Mother", non si può non far riferimento al concept "Gorilla" (Liberty, 1967).
I tre lunghi brani "I Am Your Fantasy", "Fohat Digs Holes In Space" e "Tropical Fish: Selene" sono anche quelli in cui prende forma una peculiarissima miscela di psichedelia spaziale, la quale sarà poi perfezionata sul successivo capolavoro "Flying Teapot" (Virgin, 1973) e che sarà presa da esempio due decenni dopo dagli Ozric Tentacles. Ottimo è anche l'unico episodio pop (derivante da certo beat psichedelico), "Tried So Hard". "Radio Gnome", "Wet Cheese Delirium", "Squeezing Sponges Over Policemen's Heads" e "Gnome The Second" sono solo brevi annunci radiofonici.
I testi, ovviamente, sono incentrati su dei bislacchi "nonsense", così come sono puramente fantasiosi i nomi scelti dai componenti del gruppo (ma sarebbe meglio dire della famiglia). Questa ristampa, uscita per il quarantennale della Charly, presenta per la prima volta la corretta tracklist dei brani (che è sempre stata un po' scombinata nelle ristampe precedenti) ma, soprattutto, offre un remastering effettuato dal primo master originale Byg (non quindi da una copia con più fruscii).
Il risultato è avvertibile in una dinamica leggermente maggiore e in una più nitida chiarezza, soprattutto per quanto riguarda la sezione ritmica (sempre tenendo presente che i dischi della Byg erano registrati in maniera assai amatoriale).
La veste grafica, invece, merita una menzione particolare, dalla copertina apribile al succoso libretto, che contiene tutti gli inserti a colori originali. Disponibile anche in versione Lp, in vinile vergine da 180 gr.
05/05/2015