Dylan Mondegreen

Every Little Step

2016 (Shelflife)
indie-pop

Uno dei pericoli maggiori, soprattutto nell'indie-pop, è quello di ripetersi, di scivolare pian piano nel manierismo, che non è ripetizione di stilemi (o meglio, lo è in questo senso solo per gli integralisti), ma semplicemente di idee di scrittura che, anche quando si assomigliano, non devono mai dare la sensazione di essere una variazione sul tema di canzoni già scritte.
Il fatto che il terzo brano del nuovo disco del norvegese Dylan Mondegreen sia una cover in lingua natia di un suo stesso brano non è un buon presagio, in questo senso, e infatti "Every Little Step" suona come una raccolta di B-side dello scorso omonimo, e si colloca anche sulla scia esistenziale del più famoso "papà indie-pop".

Se tepore famigliare era, tale rimane anche adesso, con la rassicurante armonica di "Every Flashlight May Blind You" che introduce l'ennesima serenata di Borge alla figlia, alla sua famiglia. Eleganza e carineria sono ancora da dare per scontato, ma più nel tono, purtroppo, che nella scrittura, che ripropone passaggi già tentati da Dylan Mondegreen in passato.
Così le canzoni di "Every Little Step" danno quella sensazione fastidiosa che, al di là dei begli arrangiamenti, delicatissimi anche quando una tromba fa capolino ("I Only Want You To Be Cruel"), questo ritorno sia più "confondibile" della carriera del norvegese (anche l'arrangiamento raffinato di "The Ghost of Christmas Past" non può confondere l'ascoltatore).

Si tratta, insomma, del famoso "disco di transizione" per Sildnes, che tra qualche anno scambieremo per la raccolta di demo e B-side tra "Dylan Mondegreen" e il successivo.

18/04/2016

Tracklist

  1. For the Innocent and Young
  2. Every Little Step
  3. Mens I Føl De Hæm
  4. Every Flashlight May Blind You
  5. Nothing Lasts Forever
  6. Headphones On
  7. Slepp Taket
  8. I Only Want You to Be Cruel
  9. The Ghost of Christmas Past
  10. Lost in a Song

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