Negli ultimi anni gli Hooverphonic del mastermind Alex Callier hanno attraversato momenti di stanca, con alcune pubblicazioni tra il mediocre e il sufficiente, e problemi interni per via dei divorzi con le cantanti Geike Arnaert e Noémie Wolfs. Con l'ultimo discontinuo disco "In Wonderland" il gruppo ha visto vari ospiti al microfono cercare di compensare la situazione e nessuna intenzione convinta di trovare una voce fissa. Questa fase sembra destinata a essere interrotta con l'arrivo della giovanissima (non ancora diciottenne!) Luka Cruysberghs, nuova pupilla di Alex Callier (è stata sua allieva per il concorso The Voice Of Flanders 2017, che fra l'altro ha vinto).
Sotto questi auspici viene ora pubblicato il nuovo album, "Looking For Stars". Nel disco in generale ci sono molte più idee melodiche a cuocere che negli ultimi dischi, una certa varietà tra le sonorità, come nell'album precedente, ma senza abusare di quelle trovate facilone che lo rendevano discontinuo. Occasionalmente sbucano pezzi più blandi che appiattiscono un po' la resa complessiva del disco, ma non in misura eccessiva. L'album si mostra in bilico tra spunti malinconici, elementi acustici, inserti di tastiera, spaziando tra un'elettronica suggestiva ed esotica ("Paranoid Affair"), pop sognante e solare ("Romantic"), influenze trap più contemporanee ("Concrete Skin") come altre più anni 80 ("Uptight" o la title track), tonalità alla Chris Isaak ("Feathers And Tar") o synth-pop ("Sleepless").
C'è di fondo una sentita ispirazione che permea l'opera, come se l'ingresso di Luka Cruysberghs avesse apportato una ventata di aria fresca e motivazione in fase creativa: in realtà, però, Callier aveva già pronta una selezione di materiale che Cruysberghs ha scremato e selezionato, per cantare i pezzi da lei giudicati più convincenti e in sintonia con le sue capacità interpretative. La sua voce si rivela delicata e intimista, ma potente, anche se non mostra ancora la versatilità multiforme della storica ex-cantante Geike Arnaert. Data la giovane età, comunque, i margini per crescere ci sono tutti. L'impressione è che Callier sia stato folgorato dal suo talento canoro e dalla sua decisione nel dare indicazioni su quale strada seguire, proprio come quando a un provino conobbe anni prima una Arnaert prossima alla maggiore età.
Forse anche perché dopo le delusioni che il gruppo ha offerto nell'ultimo decennio nessuno si aspettava di meglio, "Looking For Stars" scorre leggero e godibile, senza presunzioni, rivelandosi una discreta uscita, superiore agli ultimi dischi in studio della formazione fiamminga, piacevole da ascoltare senza rimanerne travolti.
Che ciò sia il preludio a una rifondazione del gruppo attorno alla nuova cantante, Luka Cruysberghs, che continuerà a crescere artisticamente e a sviluppare il proprio talento canoro? Oppure anche lei finirà per trovare Alex Callier opprimente e limitativo per la sua maturazione e cercherà altrove la propria strada?
31/12/2018