9T Antiope & Siavash Amini

Harmistice

2019 (Hallow Ground)
experimental, drone

L’Iran è un paese dalle mille contraddizioni, combattuto da decenni tra estremismo religioso e desiderio di libertà di una delle popolazioni con la più bassa età media del mondo, tra l’infamia di essere appellati come stato “canaglia” da chi manipola l’opinione pubblica occidentale e un fermento culturale delle nuove generazioni insospettabile per chi si lascia ingannare da falsi luoghi comuni.

L’idea di una collaborazione tutta iraniana tra il duo 9T Antiope e Siavash Amini non può che entusiasmare i pochi fedelissimi che seguono la musica di ricerca proveniente dai paesi meno convenzionali, in particolare in un momento storico di conflitto sempre più acuto. L’incubo di una nuova guerra - non più fredda o clandestina bensì dichiarata - è la base di “Harmistice”, album che con l’ambiguo titolo unisce due parole opposte, “To Harm” (fare del male, danneggiare) e “Armistice” (armistizio). Titolo che dà proprio l’idea dell’ambiguità e del clima di limbo in cui vive da anni la popolazione iraniana.

La base dei quattro brani è fondamentalmente il contrasto, strumento assoluto per elaborare le sensazioni vissute da Sara Bigdeli Shamloo e Nima Aghiani (i 9T Antiope) e Siavash Amini. Contrasto tra orridi vortici elettroacustici e soavi parole di pace che è evidentissimo nei 7' della perla elettroacustica “Black As In Burst”, dove il nero raffigura le terribili esplosioni di ordigni bellici simulati da Amini e Aghiani, a cui seguono la voce radiosa di Sara Bigdeli Shamloo con testi contro la guerra e sull’orrore che essa produce, che mostrano quanto lontano dalla logica sia ogni tipo di conflitto. La netta divisione tra la violenza dei droni sintetici e le parole sussurrate, tra i dialoghi di pace che emergono dal caos è lancinante, un vero manifesto contro la violenza bellica a cui il Medio Oriente sembra destinato. In “Blue As In Bleeding” le esplosioni si placano ma il sangue sgorga imponente in un tumulto elettronico dove il canto emerge angelico.

Il dialogo tra la voce e gli orridi tumulti elettroacustici dà l’idea del contrasto tra la vacuità della pace e della vita umana (il canto) e la violenza della prevaricazione armata (la musica). La paura diventa viola in “Purple As In Pain”, con caratteristiche simili ma più dilatata fino ai confini del dark-ambient. La tensione diventa sempre più tangibile in “Silver As In Silence” dove l’incubo della guerra si trasforma in un sogno premonitore che diventa sempre più reale.

15/10/2019

Tracklist

  1. Blue As In Bleeding
  2. Purple As In Pain
  3. Black As In Burst
  4. Silver As In Silence