Jonah Yano

Portrait Of A Dog

2023 (Innovative Leisure)
jazz-soul, songwriter

Preservare il passato, fare in modo che il ricordo torni a bussare alla porta anche quando le sue tracce sono scomparse dalla terra. Per ognuno di noi questo gesto prende la via di modi e ritualità diverse; per un immigrato giapponese in Canada possono aggiungersi ulteriori livelli di lettura, che possono andare dal riallacciare legami con la cultura d'origine al salvare le fondamenta di un lessico familiare destinato a svanire. Al centro di riflessioni scaturite dopo una lunga sosta a casa dei suoi nonni, che nel mentre stavano cominciando a dimenticarsi del suo nome, "Portrait Of A Dog" è un album che vede Jonah Yano perdersi nella storia e nelle storie, affrontare ricordi dolorosi e ripercorrere il lungo sentiero verso un nuovo equilibrio, un senso di casa tutto da ridisegnare. Nel cambio di abito esibito, la maturazione stilistica e autoriale non potrebbe essere più chiara.

Niente più balzi da uno stile all'altro, quasi in memoria della pirotecnia tipica del pop made in Japan. Ancor di più nessuna reale concessione a elettronica e derivati: interamente prodotto assieme ai BADBADNOTGOOD, che hanno supportato sin dagli esordi la carriera di Yano, il secondo album dell'autore è opera che sposa convintamente l'estetica jazz del gruppo di Toronto, tanto da rivestirne come un guanto la scrittura.
Le storie qui espresse diventano materiale meditativo, una guida attraverso le pieghe di un'anima perfettamente cosciente di se stessa, al punto da insinuarsi nel suono con un'intenzionalità che ha del prodigioso. La voce si fa soul, la penna un prisma di emozioni capace di ripercorrere a ritroso il tempo e risultare comunque attuale. Con un timbro che ricorda Mike Milosh/Rhye, Yano si muove sofisticato sopra a echeggi psichedelici di lusso, da Laurel Canyon persa nell'immaginazione ("Leslianne"), sa apparire pieno di rimpianto e ritirarsi, con la musica a farsi tramite di mille parole (l'amara chiosa fusion di "Always"), armeggia nei ricordi di famiglia, nei cambiamenti inarrestabili di vite lasciate correre via ("Haven't Haven't").

Tensione elettrica dentro il più elegante motivo pop  (il toccante pattern ricorsivo di "Portrait Of A Dog"), attacchi da big-band a stemperarsi nel più gelido abbandono ("The Speed Of Sound", tutta costruita in punta di batteria), abbrivi lentissimi, come se lo slowcore incontrasse il sophisti-pop più fragile (gli ostinati lirici di "In Sun, Out Of Sun"): Yano traduce con opportuno carattere i frangenti del suo vissuto e di quello della sua famiglia, costruisce un racconto perso tra la contemplazione e il cordoglio, l'indizio e la manifestazione, dando ampio respiro a paesaggi musicali ben in grado di accompagnare i volatili fermi-immagine dell'autore.
Giungere a un proclama emotivo come "Song About The Family House", interamente imbastito su sparsi accordi di chitarra, dà l'idea di una memoria troppo fuggevole, troppo prepotente per essere realmente catturata su un qualsivoglia supporto. Una chiusura cool come "The Ordinary Is Ordinary Because It Ordinarily Repeats", perfettamente incapsulata nell'agile virtuosismo dei BBNG, scarica tutto lo spleen in un purissimo abbraccio strumentale, condotto con tutta la gentilezza del caso dalla visione di Yano. Anche a preservarne sparuti frammenti, il ricordo vivrà qui per lungo, lunghissimo tempo.

22/03/2023

Tracklist

  1. Leslianne
  2. Always
  3. Haven't Haven't
  4. Portrait Of A Dog
  5. Call The Number
  6. The Speed Of Sound!
  7. In Sun, Out Of Sun (ft. Slauson Malone)
  8. So Sweet
  9. Glow Worms
  10. Quietly, Entirely (ft. Sea Oleena)
  11. Song About The Family House
  12. The Ordinary Is Ordinary Because It Ordinarily Repeats




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