MF Tomlinson

We Are Still Wild Horses

2023 (Praha)
songwriter, folk, jazz
7.5

MF Tomlinson è un musicista australiano, originario della zona di Brisbane, trapiantato da alcuni anni in Inghilterra. La sua voce calda, la sua predilezione per la narrazione, la sua abilità a farsi attorniare da un gruppo di musicisti talentuosi (chiamati gli MFs in onore delle sue iniziali e perché a suo parere sono davvero "talented MotherFuckers") spingono inevitabilmente a fare raffronti con il celebre connazionale Nick Cave. Ed effettivamente l'aura di King Ink sembra incombere nel bellissimo brano "The End Of The Road", contenuto all'interno del suo secondo lavoro in studio "We Are Still Wild Horses". Ne sono un esempio gli echi messianici, la fusione fra voce e piano, il video con rimandi all'iconografia cristiana, la sovrapposizione nel canto con la corista Connie Chatwin. Ma sarebbe sbagliato fermarsi a queste prime impressioni perché le influenze musicali sono decisamente eterogenee. Molto differente è, ad esempio, il sound della seconda traccia "Winter Time Blues": nervoso, sperimentale, a tratti quasi jazz. A metà canzone l'andamento blues è squarciato da una chitarra elettrica che sembra prendere il sopravvento su tutti gli altri strumenti, ma nel finale è di nuovo la voce calda di Tomlinson a riportare la traccia sulle tonalità oscure iniziali.

Senza dubbio le irruzioni di avanguardia e sperimentazione testimoniano il debito che il cantautore ha verso altri musicisti come John Cale. Ma di "carne al fuoco" ce n'è tanta, come suggerisce il titolo del dipinto della pittrice nostrana Chiara Baima Poma, scelto come copertina dell'album. La title track, con una durata che supera i venti minuti, è l'esempio più concreto della capacità di Tomlinson di spaziare fra diversi generi. La parte inziale è fondamentalmente una ballata per pianoforte con un lento movimento che introduce una parte cantata molto melodica. Le frequenti incursioni degli altri strumenti appaiono dapprima rassicuranti, poi la voce scompare e lascia il posto a un lungo strumentale dove flauti, contrabbasso, batteria e synth si alternano in un tappeto sonoro attraverso il quale Tomlinson semina le sue sperimentazioni, trascinando il pezzo in un gorgo di pura avanguardia.

Ci sono soltanto quattro brani in "We Are Still Wild Horses", con la poderosa title track ad occupare tutta la seconda sezione dell'album. In questo senso, la struttura del disco ricorda i canoni dei vecchi vinili con una prima parte contenente le canzoni da promuovere e un lato B con i brani più sperimentali e complessi. L'apertura di "A Cloud" si distingue per la semplicità e per la serenità che trasmette, malgrado un testo non proprio ottimista. Inizia con un tranquillo pizzicare di chitarra; Tomlinson è nella sua stanza ma guarda fuori dalla finestra, testimone passivo di quanto accade intorno a lui. Si perde fra le nuvole e noi con lui, accompagnati dagli inserti di flauto e degli archi cinematografici. Quando questi si interrompono, ci si ritrova nuovamente in stanza con il cantante e la sua chitarra acustica che torna a suonare solitaria. Per musicalità è il pezzo più affine al primo album di Tomlinson.

Il resto dei brani già citati ci restituisce un autore in grado di espandere il suo stile e di affermarsi come uno dei musicisti più promettenti della sua generazione.

08/04/2023

Tracklist

  1. A Cloud
  2. Winter Time Blues
  3. The End Of The Road
  4. We Are Still Wild Horses






<

MF Tomlinson sul web