Amyl and the Sniffers - Cartoon Darkness

Nuovo appuntamento al party punk organizzato da Amyl And The Sniffers. Ma con qualche momento di pausa, di riflessione. Scorci che nell'economia del disco sono i passaggi più interessanti. Gli australiani sono tornati a tre anni da "Comfort To Me" carichi come non mai nel loro terzo disco "Cartoon Darkness".
Non ci voleva molto a capirlo, grazie ai primi singoli rilasciati. Scenario tipico per chi conosce la scatenata formazione fuori dal tempo e dalle mode, capitanata dalla bionda frontgirl, sempre con gli occhi sgranati. Il resto della band le tiene il passo nei brani anticipatori "U Should Not Be Doing That" e "Chewing Gum", quest'ultima dal basso saltellante e l'anima scanzonata, fresca e trascinante senza alleggerire il peso degli strumenti.

Prodotto da Nick Launay (Nick Cave and the Bad Seeds, IDLES), "Cartoon Darkness" inizia sfacciato e volgare, come piace ai quattro, con quella greve e ripetitiva chitarra in "Jerkin'". Ma c'è dell'altro. Il titolo dell'album è indicativo. Due opposti, dove a dominare è il primo aspetto, ma un po' di darkness la troviamo in alcune delle tematiche trattate (big tech, crisi climatica, guerra, per citare spunti tirati in ballo dalla band stessa). E soprattutto nell'umore malinconico, da sogno infranto, della proto-ballad "Big Dreams". È una piacevole sorpresa, poi, ascoltare una traccia come "Bailing On Me", più melodica e morbida, con tanto di fischiettio. In "Tiny Bikini", Amyl canta in maniera caricaturale, come un cartone animato, eppure la canzone ha un tema più complesso di quello che sembra.

Sono le riuscite deviazioni dal percorso di una mezz'ora che farà comunque la felicità degli ascoltatori più agguerriti. Basti ascoltare anche solo la furia hardcore di "It's Mine", "Motorbike Song" o gli assoli sferragliati di "Pigs".

30/10/2024