Sono passati dieci anni dalla pubblicazione del primo capitolo Kiasmos e risulta strano che a quell'esordio ampiamente acclamato da pubblico e critica non sia seguito nulla in questo più che ampio lasso di tempo. Anche perché Ólafur Arnalds e Janus Rasmussen, intestatari della sigla, avevano impiegato soltanto alcune settimane per dare forma alla propria idea di ossimoro sonoro, producendo una sequenza riuscita di intersezioni modern classical-minimal techno di grande impatto. "Rave emozionale" e "musica pensata per piangere sul dancefloor" sono solo alcune delle intenzioni perseguite dai due, confezionate ricorrendo a un sound design meticolosamente affinato.
Le coordinate del progetto non variano con questo secondo lavoro, ma l'esteso margine temporale utilizzato ha condotto il duo a esplorare risultanze di respiro più ampio utilizzando un suono più denso, anche se sempre privo di qualsiasi asperità. Sono ancora i beat a condurre e spingere fioriture melodiche che gradualmente accolgono partiture di piano e archi a cui viene lasciato improvviso spazio per costruire brevi impennate da cui i pattern ritmici esplodono con maggiore veemenza. I migliori esempi di tale struttura (fin troppo?) ricorrente si ritrovano nell'equilibrio virtuoso di "Burst" nell'irresistibile evoluzione di "Spun", ma in sostanza offre esiti pregevoli in ciascuna delle undici tracce dell'album.
Slanci incalzanti e pause puntuali si alternano, costruendo un itinerario dinamico in cui reiterazione e variazione netta la fanno da padrone, confluendo in traiettorie in cui l'algida precisione dei breakbeat di scuola berlinese - particolarmente incisiva in "Laced" - si incastra al colore/calore delle trame acustiche la cui elegia sa conquistarsi il giusto spazio ("Sailed", "Sworn").
Senza voler proporre nulla di innovativo, Arnalds e Rasmussen proseguono con chiarezza lungo una rotta comune, limando una formula che dimostra di funzionare tanto da regalare un ascolto ammaliante da assaporare in scioltezza. Speriamo solo di non dover aspettare un altro decennio per poter godere di un nuovo tuffo nella luminosa bellezza del nord.
22/07/2024