Luca Urbani

Parlo da solo nei centri commerciali

2024 (Gelo dischi)
synth-pop, new wave, elettronica

Ammetto di essere in un particolare momento dove la mia attenzione e le mie orecchie si direzionano con estremo interesse verso tutte quelle sonorità che fanno riferimento alla new wave, anche nelle sue sfaccettature più dark, al post-punk e talvolta al synth-pop, con l'obbligatoria prerogativa che si faccia chiaro rimando agli stilemi tipici risalenti agli anni 80. Ci sta, essendo un settore che ho sempre amato e che talvolta ritorna veemente tra le mie corde.
In questo, l'uscita del nuovo album di Luca Urbani cade come la manna dal cielo.
Autentico esteta e ricercatore di tutte le sonorità che estraggono da quel decennio la propria indole, il cantautore, musicista e dj monzese si riaffaccia al proprio pubblico con il progetto "Parlo da solo nei centri commerciali", un titolo emblematico, significativo e meditativo, che conserva tutta l'introversa anima dell'ex-leader dei Soerba.

Come al solito, a farla da padrone sono le sonorità provenienti da tutte le sperimentazioni perpetrate attraverso i sintetizzatori posizionati nel laboratorio alchemico di Luca, denominato sagacemente "Parco giochi studio", dispositivi che l'artista domina ormai da decenni con inusitata classe e raffinatezza. Le sue riflessioni tematiche, sempre puntuali, rigorose, volte a descrivere personali visioni di situazioni, emozioni e vicende chimeriche, sono avvolte nelle solite affascinanti, nonché misteriose, fragranze elettroniche, talvolta slanciate dall'utilizzo della chitarra o da altre soluzioni strumentali sempre adatte al contesto.
Per smuovere in modo ancor più estroso le torbide acque, Luca Urbani ha pensato di coinvolgere alcune figure artistiche che di convenzionale hanno proprio poco: l'illustre poeta Pasquale Panella, per il quale ogni ulteriore aggiunta risulterebbe pleonastica, il sempre sorprendente Marco "Morgan" Castoldi, suo amico di lunga data, con il quale ha collaborato più volte fin dai tempi dei Bluvertigo, e Pietro Lafiandra degli emergenti e interessanti Limonov, band art-rock da lui prodotta e già passata dalle parti di OndaRock qualche tempo fa.
Il risultato finale è qualcosa che nella rigidità di uno stile posizionato evidentemente tra new wave, synth-pop ed elettronica a tratti spigolosa e oscura, mostra salutari segni di diversificazione, che attingendo linfa da ognuno dei protagonisti, titolari o solo di passaggio, agevola il mantenimento di un livello generale piuttosto gradevole e stuzzicante.

Lo stile inconfondibile di Urbani si mostra con immutata naturalezza in tutti gli episodi che sono frutto totale della sua arte (musica e testo), tra i quali si evidenziano principalmente istanti che transitano dai nebulosi afflati di "Un mondo ostile", dalle ponderate constatazioni de "La condivisione", alle dense fragranze di "Raggiungere la felicità" e "Sono vivo" e le ballabili frequenze del singolo "Che poi non esiste".
A questi passaggi si aggiungono, come detto, alcuni gustosi featuring. I testi di Panella sviluppati per i brani "La tua impronta", "Addio Addio" e "Stesura" conservano intatta tutta l'enigmaticità che lo ha portato alla ribalta, dapprima nel connubio con Enzo Carella e successivamente in quello con Lucio Battisti. Ed è proprio in questi quattro brani che entra in gioco anche Morgan (già individualmente all'opera proprio con Panella, di recente), che insieme al capitano Luca Urbani ha steso la parte melodica in modo organico e non austero rispetto al resto del proscenio. Va detto che lo stesso Morgan ha sempre mostrato con i fatti e anche a parole una riconoscenza e un interesse viscerale per tutte le sonorità eighties. Da non perdere anche la collaborazione con Pietro Lafiandra, autore del testo di "Ultima chance", fraseggio che s'incastra alla perfezione in scaletta.

Anche a me capita di parlare da solo (a bassa voce fortunatamente) quando passeggio nei centri commerciali, vuoi per la moltitudine di persone e cose che si avvicendano in tempi frenetici e stimolano il mio cervello a vagare tra le più disparate immagini. Mi conforta che ciò accada anche a Luca Urbani, con il quale mi accomuna anche quest'aspetto, oltre alla profonda e consolidata passione per la sua visione artistica.

14/04/2024

Tracklist

  1. Un mondo ostile
  2. La condivisione
  3. La tua impronta
  4. Ultima chance (feat. Pietro Lafiandra)
  5. Che poi non esiste
  6. Raggiungere la felicità
  7. Sono vivo
  8. Addio addio
  9. Stesura
  10. Può darsi






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