Lunophone - Surroundings

2024 (AltrOck Production)
progressive-rock, canterbury

L'amicizia tra il musicista irlandese James Strain (già membro della formazione di rock sperimentale Supernormal Prophets, nonché autore di album sotto il nome di Auxiliary Phoenix) e Dario D'Alessandro degli Homunculus Res ha radici lontane (2017), una collaborazione nata dall'interesse comune per le sorti della formazione art-prog americana Rascal Reporters e suggellata nell'eccellente album "The Strainge Case Of Steve".

Il progetto Lunophone (la memoria è corsa a una vecchia band progressive italiana: i Maxophone) è il frutto di un insolito carteggio a distanza a base di file musicali e scambi d'idee. "Surroundings" nasce così un po per gioco, ma soprattutto per la passione sempre più rovente di James Strain per la musica di Canterbury.  
"Surroundings" è per entrambi i musicisti l'occasione per misurarsi con linguaggi nuovi. Il produttore e polistrumentista James Strain proviene dalla scena alternative rock americana, con un percorso artistico che lo ha visto intercettare jazz, hip-hop e progressive-rock. Per questo ulteriore passo verso la scena prog-Canterbury James ha affinato il suo approccio con le tastiere, lasciando alla chitarra un ruolo puramente elaborativo in fase di composizione. Dal canto suo, Dario D'Alessandro ha smorzato le velleità più pop-prog della band d'origine, per un sound più robusto e vibrante.

Al primo frutto di questa collaborazione spetta il compito di aprire le danze ("Lunaria"), due minuti dove prevale l'eco vintage delle tastiere. Con un solo brano al di sopra dei cinque minuti, i Lunophone danno spazio a energiche pagine in bilico tra jazz-rock e Rock in opposition ("Ametista") e fusioni intercontinentali di prog e jazz-rock ("Aduantas"), sfoderando un campionario armonico, ritmico e strumentale di elevata fattura nella più audace e avventurosa "Dalbhdha".
Il duo trova tempo e spazio anche per una suggestiva canzone d'amore ("Uchtog Mhoillithe") che permette a Dario di improvvisarsi moderno Richard Sinclair, intonando una melodia senza parole (o gorgoglii?) adagiata sulle dinamiche e sciolte variazioni sul tema prog-jazz create da James Strain. Brilla per originalità il delizioso amalgama di prog, bossa nova e elettrofolk di "Zuppa la sera", canzone ambigua e sfuggente, ricca di immagini reali e frasi oniriche, un mondo visionario e concreto che alla fine è il vero punto d'incontro tra i due musicisti.

Pur facilmente identificabili nella loro paternità, i dodici brani di "Surroundings" testimoniano un continuo dialogo tra due mondi artistici che trovano spesso una fusione a tal punto perfetta da ingannare anche l'ascoltatore più attento. "Cioch Charraige" e "Miglior vita" sono in tal senso esemplari: due brani che elevano ulteriormente il livello generale dell'album e promettono interessanti sviluppi futuri. L'avventura dei Lunophone è appena iniziata.

07/07/2024

Tracklist

  1. Lunaria
  2. Cioch Charraige
  3. Un Giorno o Due
  4. Dalbhdha
  5. Ametista
  6. Aduantas
  7. Miglior Vita
  8. Uchtog Mhoillithe
  9. Zuppa La Sera
  10. Rene Magritte
  11. Scarpe Rotte
  12. Anonimo


Lunophone sul web