Come abbiamo già avuto occasione di raccontare, nel 2020 la pandemia colse i due leader storici dei Men, Nick Chiericozzi e Mark Perro, mentre stavano iniziando ad abbozzare materiale per un nuovo album. Costretti all'improvviso in casa dal lockdown, da soli, con l'ausilio soltanto di una drum machine, incanalarono tutto il disagio di quel periodo in una serie di canzoni grezze e immediate, registrate in modalità mono (questo passava la casa), rabbiose istantanee garage-rock in grado di riflettere gli umori del momento e di riportare la band verso le asperità degli esordi. In quei giorni molti gruppi furono sul punto di sciogliersi, o di trasformarsi in qualcosa di diverso: Perro e Chiericozzi trascorsero le proprie settimane di isolamento cercando delle soluzioni, ma temendo che una non rapida uscita dalla pandemia li avrebbe costretti a riconfigurare la band come un progetto a due.
Per fortuna nei mesi successivi la formazione newyorkese al completo ha avuto la possibiità di tornare a incontrarsi in uno studio, perfezionando e rifinendo i brani che sarebbero poi finiti nell'album dello scorso anno, "New York City". La batteria di Rich Samis e il basso di Kevin Faulkner presero di nuovo posto a sostegno di voci e chitarre, rigorosamente elettriche, per completare il primo lavoro pubblicato per Fuzz Club Records dopo anni di militanza presso Sacred Bones.
Otto di quelle versioni preliminari, insieme a cinque tracce inedite provenienti dalle medesime session di registrazione, sono diventate "Manhattan Fire", il nuovo lavoro firmato The Men, distribuito esclusivamente in formato vinile in occasione del Record Store Day 2024.
"Manhattan Fire" è una nuova espressa dedica alla loro città d'origine e a luoghi importanti per il movimento punk, come il Cbgb e il Max's Kansas City. Ispirato dai suoni duri e puri di Stooges e Mc5, contiene una sequenza di brani nervosi, figli dell'incontenibile necessità di liberare energia positiva. È possibile acquistarlo attraverso la pagina Bandcamp del gruppo, e sarà l'unico modo per ascoltarlo: sulle piattaforme in streaming è stato diffuso soltanto un brano a scopo promozionale, "I See The Light", un lurido rock'n'roll alla loro maniera, stilisticamente in linea con i contenuti di "New York City". Il resto del materiale è costituito da take provvisorie, ma in grado di reggersi benissimo sulle proprie gambe. Una versione primitiva dei Men, attraverso la quale rivivere quei giorni di malessere, quando nessuno poteva sapere quanto sarebbe durato.
08/05/2024