Damian Lazarus

Magickal

2025 (Crosstown Rebels)
tech-house, deep-house

C'è una chiarezza nuova, una consapevolezza di velluto eppure travolgente, nel quinto album dello storico dj e producer house Damian Lazarus. L'aver intrapreso un cammino verso la sobrietà ha sicuramente aiutato nel recuperare una concentrazione che aveva rischiato di vacillare, anche così questo spiega soltanto in parte la forza interiore, il luccicante disegno sotteso agli otto pezzi del progetto. Come una risalita dalle tenebre, “Magickal” è l'attestazione di una mente che ha ritrovato acume e nitidezza, il ritorno a una dimensione creativa che ha davvero del terapeutico, del trasformativo. Padrone di un sound elegantissimo e dal carattere comunitario, col suo ultimo lavoro Lazarus porta alle estreme conseguenze la raffinatezza dei precedenti progetti, individuando gli ingredienti giusti per rinnovare la proposta col dovuto piglio e grado di soulfulness. Perché la magia continui, si diffonda oltre i suoi supposti confini.

House, si è detto, però non solo: se è vero che il nucleo base evidenzia l'immutato gusto del producer per morbide superfici deep e acute intersezioni technoidi, nondimeno i cinquanta minuti del disco spingono verso insoliti break e contaminazioni, aprendosi a diversi scenari e vedute. Il tutto preservando la forza delle collaborazioni vocali, l'anima appassionata delle interpretazioni. Cadenze soul sopra vellutati beat chicagoani (“Searchin'”, qualcuno ha detto Robert Owens?), attacchi funky delicatissimi (echi di Moodymann in “Y Don't U”, il passaggio più profondo della collezione), serpeggianti tensioni technoidi (“R U Dreaming'”): Lazarus dà fondo a tutto il suo savoir-faire, esprime al meglio il gusto per le sfumature e la padronanza delle tessiture, gestite sempre su un sottile equilibrio tra emotività e controllo.

Niente di meglio di un cadenzato momento dai levigati toni breakbeat quale “Falling Down” (il caro Orlando Higginbottom a prestare il suo elegante timbro vocale al brano) o il passaggio da giungla tropicale quale “La hija de Juan Simon”, pieno di vibranti incursioni chitarristiche, per vedere il producer manipolare con la stessa dimestichezza spunti diversi dal consueto, gettare ponti verso nuovi, eccitanti orizzonti. Con un sofisticato tocco amapiano conferito alla conclusiva “Force”, Lazarus dà prova di saper adattare la sua sofisiticata allure ai più disparati tratteggi e contesti, stabilendo una volta per tutte come la magia abbia ricominciato a fluire copiosa tra le sue dita. La lucidità sa essere prodigiosa.

09/02/2025

Tracklist

  1. Searchin' (ft. Jem Cooke)
  2. So Low (ft. Zoe Kypri)
  3. Y Don't U
  4. Falling Down (ft. Totally Enormous Extinct Dinosaurs & A-Trak)
  5. La hija de Juan Simon (ft. MËSTIZA)
  6. R U Dreaming? (ft. Mathew Jonson)
  7. Sunrise Generation (ft. Fink)
  8. Force (ft. Jojo Abot)

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