Visioneers

Dirty Old Hip Hop

2006 (Bbe)
soul, jazz, hip-hop

Dietro il nome Visioneers (non) si nasconde, con un certo orgoglio, Marc Mac: piccolo prodigio del mixer, e figura ben conosciuta negli ambienti di confine tra black music ed elettronica, uno che negli anni 90 si è imposto assieme al compare Dego, sotto il nome di 4Hero, e che nel 1998 con l’album "Parallel Universe" ha mostrato tutte le potenzialità della drum’n’bass/jungle . Ora la sua attività è mutata in vesti di eminenza grigia (anche con Ursula Rucker), e con questa nuova avventura esplora un universo differente e lontano da quella che fu la sua esperienza passata.
Qualche tempo fa, questa sua nuova creatura, ha cominciato a prendere forma e a dare segnali di sé pubblicando diversi 7" che, seppur poco spinti dalla promozione, hanno ottenuto una sufficiente attenzione e un ottimo riscontro di critica. Ora questi 7" vengono raccolti e completati per dare vita a un album.

Non si può, ma soprattutto non si riesce, a fare un paragone tra Visioneers e 4Hero nonostante i protagonisti siano gli stessi. Questo disco rilegge l’avventura hip-hop in chiave soul e jazz, prendendo a piene mani dagli insegnamenti di Gil Scott-Heron, The Last Poets e da tutta la scuola jazz-bop di Miles Davis, e, senza cadere in ovvietà, è capace di creare ambienti sonori originali e personali.
L’ascolto è di rara piacevolezza, intersecandosi in un filone ambiguo ma che sta producendo ottimi risultati, un hip-hop edulcorato da atmosfere leggere e trasognanti, così come fu l’opera di Jazzy Jeff, o l’attuale discografia di incredibile classe di Madlib (compresi molti prodotti della Stones Throw), e che in questo disco mette da parte le parole per dare risalto alle combinazioni possibili, o utilizzando la voce stessa al servizio degli strumenti.

Non mancano, però, gli episodi più ritmici o "radiofonici", è il caso della traccia di apertura, in cui Voice, calda e suadente voce femminile, rappa su una base che sembra provenire direttamente dagli anni 70 e da qualche fumoso locale di New York, attraversando così 30 anni di soul, partendo dalla Franklin e arrivando in ultima istanza a Erykah Badu; rimane evidente come la riscoperta delle origini, di un’attitudine che si potrebbe definire come nuova old-school , che vuole far riemergere un modo di intendere la musica black che, per una serie di logiche mercantili, durante gli anni 90 ha subito fratture al suo interno. E così, spazio ad archi, fiati e percussioni, chitarre con il pedale wah-wah schiacciato e cori gospel come in "Ike’s Mood I".
L’episodio più significativo, dal punto di vista della mediazione tra vecchio e nuovo, è sicuramente "Funk Box", con al microfono Capitol A, voce quadrata e roca vicina allo stile hardcore di Public Enemy e Wu-Tang, a seguire una linea di basso e batteria che sprigiona groove da ogni singolo battito, obbligando così l’ascoltatore a fare su e giù con la testa seguendo un ritmo solare e divertente.

La seconda metà del disco, votata quasi completamente a tracce strumentali, viene sfruttata anche per ripercorrere temi non propriamente black, come "Dirty Old Bossa Nova", che, come suggerisce il titolo, stringe la mano alle tipiche sonorità brasiliane, in un frullare di percussioni e rhodes , per poi saltare nuovamente a pie' pari nel soul-jazz profondamente nero e sincopato di "55 Dollars", in cui emergono tutto il passato e le capacità ritmiche di Mr. Mac in un turbine drum’n’bass in slow-motion colorito da pianoforte e fiati.
Il disco si chiude con quattro episodi da "aperitivo", deviando su sonorità più chill & fusion , congedandosi così con classe e leggerezza.

Marc Mac dimostra che il passato è chiuso, ma l’esperienza maturata conta eccome, si ritrova capace di inventarsi come produttore a tutto tondo, toccando un genere lontano dalla frenesia sonora a cui ci aveva abituati, calandosi con classe tra i mostri sacri della musica nera, senza sfigurare e regalando spunti divertenti e appassionati.

03/09/2006

Tracklist

  1. Replay (feat. Voice)
  2. Runnin’ (Extended Version)
  3. Ike’s Mood I
  4. The World Is Yours (Ext. Version)
  5. Funk Box (feat. Capitol A)
  6. It’s Simple
  7. Kamal’s World
  8. Dirty Old Bossa Nova
  9. Smoker
  10. Run For Cover
  11. 55 Dollars
  12. Paul’s Guitar Story
  13. Rollin’ For The Ride
  14. Days Gone By
  15. Hip Know Cypher

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