To My Boy

Messages

2007 (Abeano Music)
electro-pop

Non manca proprio nulla ai To My Boy per risultare antipatici. Inglesi di stanza a Liverpool, faccette pulite, look multicolore finto scazzato e, dulcis in fundo, le lodi del New Musical Express, rinomata fabbrica di star con sopra impressa la data di scadenza, che ha inserito "I Am X Ray" nella sua playlist dei best singles del 2006. D'altro canto, e fors'anche in virtù di quanto sopra, ai To My Boy non manca assolutamente nulla per scalare le classifiche del Regno Unito, a cominciare dall'etichetta che può contare sulla solida distribuzione XL Recordings (White Stripes), per proseguire con la collezione ragionata delle canzoni, appositamente concepite per cavalcare quell'onda lunga del pop da ballo che strizza l'occhio agli anni 80.

Ruffiani? Ruffianissimi, perbacco. Ciò non toglie che sarebbe troppo sbrigativo liquidare "Messages" come uno dei tanti involucri che racchiudono il nulla sotto vuoto, giacché dietro al palese intento caciarone, il duo (Jack Snape e Sam White) riesce ad annodare una rete abbastanza credibile di riferimenti importanti, pur preservandosi una certa dose di personalità. Il contesto che ci troviamo a trattare è quello di un sound nervoso, carico, in cui tastiere e chitarre si spartiscono il compito di menare le danze, sospese fra la scuola brit e un disco-punk dai decisi tratti elettronici, con la cassa dritta a spezzare il drumming tradizionale. Come avrete intuito, sobrietà a raffinatezza non sono di questi lidi, in favore della smaccata volontà di far muovere le numerose natiche patinate che agitano i weekend dei club metropolitani di mezzo mondo.

Pezzi come "Eureka" e "Fear Of Fragility" rimandano ai Pulp qualora decidessero di dare un seguito electro e un po' sgraziato a "Different Class", mentre i demenziali fraseggi di tastierine robotiche di "Model" si fermano a metà fra gli Sparks post-cura Moroder e gli immancabili Devo. La scanzonata ricerca di solennità si concretizza nei pomposi ritornelli di "In The Zone" e di "Tell Me Computer", mentre i Flock Of Seagulls e ancora i Devo si danno appuntamento nell'organizzatissimo cocktail modaiolo di "I Am X Ray".

Il mood dominante è quello che ha caratterizzato le produzioni dei Datarock e dei Clor, specialmente di questi ultimi, tanto che "Talk" e "The Grid" potrebbero tranquillamente fare parte del loro repertorio. Non possiamo esimerci dal menzionare le spruzzate di Maximo Park e di Kaiser Chiefs che s'insinuano in ogni traccia, funzionali all'umanissima aspirazione del gruppo di vendere album a pacchi. Chissà se ce la faranno. Nel frattempo, se il vostro vizio è il tirar tardi per locali di tendenza, non risparmiatevi l'ascolto di questo disco.

20/06/2007

Tracklist

  1. Tell Me Computer
  2. Eureka
  3. Outerregions
  4. Model
  5. In The Zone
  6. Oh Metal
  7. Talk
  8. I Am X Ray
  9. Eliminate
  10. Grid
  11. Fear Of Fragility

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