Idaho

Forbidden Ep - Alas

2008 (talitres)
alt-rock

Sicuramente i primi anni 90 sono stati un momento magico per la musica indipendente americana. Esplodeva il fenomeno Nirvana, mentre riecheggiavano ancora i suoni irruenti e magnifici di Husker Du e Jane’s Addiction, e un'altra realtà si affacciava attraverso un movimento musicale più morbido e intimista.
Red House Painters, American Music Club e infine Idaho hanno identificato la creatività e l’urgenza della musica americana esplorando spazi interiori dal fascino meno immediato, ma più profondo, lontani dalla filosofia low-fi, che sarebbe poi sorta sulle linee estetiche anche dei tre gruppi succitati, ma rivolgendo l’attenzione più al suono che alla composizione.

L’elemento che differenzia la carriera di Jeff Martin e soci è la eccellente scrittura che ha reso fondamentali nella loro discografia anche i molti singoli, e la pubblicazione di “The Forbidden EP-Alas” riscopre uno degli Ep più interessanti di tutta la musica indie made in Usa ("Forbidden Ep"), al quale viene aggiunto il raro album “Alas”, che per la sua breve durata è sempre stato considerato una gradevole appendice di “Three Sheets To The Wind”, vertice indiscusso della discografia degli “Idaho”.

Ascoltando l’album si stenta a credere che siano passati dieci anni: i brani non solo suonano attuali, ma esibiscono una scrittura difficilmente riscontrabile nei gruppi odierni, le canzoni si svolgono come piccoli film dove immagini di cronaca quotidiana violente sono seguite da banalità, creando un effetto ipnotico che prima stravolge e poi annienta.
La musica, anche se resta molto malinconica, mostra aspetti più solari, soprattutto nell’Ep, che oltre a contenere due splendide ballad (“Hold Everything” e “Apricots To Armagnac”), propone un altrettanto mirabile “Bass Crawl”, intrisa di feedback e malinconica rabbia.

L’album “Alas” evidenzia subito i germi delle nuove idee che Jeff Martin sviluppava, integrando il suo repertorio di ballad post-rock con elementi strumentali sempre più rarefatti (”You'll Get To The Bottom Of This” e “Jump Up”), oppure straniando l’ascoltatore con suoni elettronici (“Scrawny”) o pop (“Only The Desert”).

Anche se tutti gli episodi catturano l’ascolto, “Run But You Run” e le già citate “Bass Crawl”e “Hold Everything” si elevano sul resto. Da segnalare anche una edizione in due cd, nella quale è stata inserita la colonna sonora di “How To Make The Cruelest Month”, che evidenzia la continuità stilistica della nuova musica di Jeff Martyn, ormai dedito alla stesura di affascinanti soundtrack per tv e cinema.

25/05/2008

Tracklist

1. The Thick And The Thin
2. Hold Everything
3. Goldenseal
4. Apricots To
Armagnac
5. Bass Crawl
6. Jump Up
7. Tensile
8. You'll Get To The Bottom Of This
9. Scrawny
10. Only In The Desert
11. Run But You Ran
12. Clouded
13. Yesterday's Unwinding
14. Leaves Upon The Water
15. The Sun Is All There Is

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