Thinking Machines

A Complete Record Of Urban Archaeology

2008 (autoprodotto)
noise, grunge

I Thinking Machines sono un trio di Philadelphia dedito a un interessantissimo mix tra la gioventù sonica e le acrobazie emotive (via Neil Young) dei Silkworm, una compagine, quest’ultima, di cui sembrerebbero essere veri e propri adepti tanta è la vicinanza stilistica, a cominciare dalle apoteosi distorte e matematiche di “Love Of Sea”.

“A Complete Record Of Urban Archaeology” è così un disco piacevolissimo e ricco di momenti davvero esaltanti, anche se, per l’appunto, resta un po’ troppo impelagato nel mare magnum della filiazione fin troppo scoperta. Detto questo, il talento e l’ispirazione non latitano, perché se quello di “Waste Of Time” è power-pop muscolare come tanti, sono l’impasto strumentale e la verve esecutiva a fare la differenza, piantandoci un ritornello nel cervello quasi fosse un palo d’acciaio.

D’altro canto, anche le movenze post-punk del basso ci dicono di una band eclettica, capace di pezzi camaleontici e immaginifici (“Urban Archaeologist”), tra rimpalli e disinibizione ostentata (“Guts”), con melodie che prendono il volo da maelstrom geometrici e atonali (“So Long”) o cicatrici che sanguinano blues, come nella lenta e cadenzata “Glacier Face Blues”.

Prendere atto della loro “archeologia” sonora, dunque: come un percorso che fa di necessità virtù, nell’attesa che il bruco diventi farfalla. Ma lo spazio intermedio non è certo asettico, non è per forza di cose svuotato di senso. Trionfanti ed esaltati (“Maze”), ma anche incendiari (“Fire”, “Kamikaze Astronaut”), i tre cercano la sublimazione (che, poi, non è altro che quell’inestinguibile bisogno di trasfigurazione fisico/emotiva che il rock da sempre rincorre) corteggiando una precisa idea di melodia: rabberciata, strozzata in gola, stupefatta dinanzi al suo stesso misterioso erompere dalle viscere (“You Are Not Safe”, un pezzo che mi porterò a lungo nel cuore, lo sento!).

E, quindi, come dire: non hanno ancora ucciso i padri, ma questi ragazzi hanno le palle. Di questi tempi, non è poco.

30/01/2008

Tracklist

1. Love Of Sea
2. Waste Of Time
3. Urban Archaeologist
4. Guts
5. So Long
6. Fire
7. Glacier Face Blues
8. Kamikaze Astronaut
9. Maze
10. Adjective: Noun
11. Return To The Red Sun
12. You Are Not Safe