Japanther

Tut Tut Now Shake Ya Butt

2009 (Southern Records)
punk-wave

Ian Vanek e  Matt Reilly appartengono alla nuova generazione di writer newyorkesi dediti al punk. A sospingere le loro ispirazioni, è la coesistenza di un istinto strettamente stradaiolo e di quel dna da warrior metropolitano, ai quali va sommata una degenerata tendenza percussiva, impartita attraverso ritmiche talvolta banali, ma puntualmente accattivanti.

"Skuffed Up My Huffy" (2007) è il disco che ha raccolto finora i primi frutti acerbi di una carriera musicale iniziata nel lontano 2001. Ma è con il qui presente "Tut Tut Now Shake Ya Butt" che i due teppistelli sterzano e oltrepassano concretamente il confine della staticità spicciola del punk in salsa indie. Difatti, basterebbe ascoltare i due momenti destabilizzanti l'intero lavoro per penetrare totalmente nella nuova - seppur parziale - conformazione stilistica del duo statunitense. Trattasi, in sostanza, di due lunghi sermoni avant-tutto, fatti vibrare in deliri urbani, frattaglie spoken poetry, neurosi africane e coiti testuali.
Concepiti e cantati da sua maestà Penny Rimbaud (Crass), "Africa Seems So Far Away" e "I The Indigene", incollano l'ascoltatore per circa venti minuti (metà dell'opera), deviando il resto della carcassa punk-gaze verso quotazioni differenti. Una stordita inaspettata e ben incastrata, risultato diretto delle innumerevoli presenze del duo presso le più importanti gallerie d'arte contemporanea di New York.
La restante scaletta è solo un assalto frontale di motivetti punk, tra i quali spicca la rotolante "Radical Businessman", con tanto di Naeem Juwan nelle vesti dell'MC di protesta.

Un esaltato Thurston Moore ha recentemente dichiarato di essere un grande ammiratore dei Japanther, mentre il vecchio Penny è andato decisamente oltre, finanziando i due skater americani, e partecipando attivamente nella stesura dell'album in questione. Nonostante l'età (quasi) avanzata dei due illustri fan, non possiamo che confermare la bontà delle loro simpatie musicofile. Del resto, l'evoluzione sonora dei quartieri della Grande Mela è qualcosa che i due vecchietti conoscono appieno. 

02/10/2009

Tracklist

  1. Intro
  2. Um Like Your Smile Is Totally Ruling Me
  3. Bumpin' Rap Tapes
  4. Bloated Corpse
  5. Africa Seems So Far Away
  6. The Dirge
  7. The Windex
  8. I The Indigene
  9. Radical Businessman
  10. Before the Sun Goes Down
  11. Outro

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