Baron Bane

LPTO

2011 (Stupid Dream)
dream-pop

Un piacevole insieme di pop ed elettronica giustifica la pubblicazione di “Lpto” secondo album della band svedese Baron Bane, ma, nonostante le voci che ne hanno anticipato il contenuto sonoro, nessuna traccia di Nine Inch Nails o dei Ladytron (due delle band citate nelle anteprime) è rintracciabile nelle dieci tracce dell’album.

È piuttosto un languido e romantico insieme di citazioni e suggestioni quello che accompagna l’ascolto, una pallida imitazione dei Mandalay, priva di caratterizzazioni vocali o strumentali che ne garantiscano l’originalità, o almeno la freschezza emotiva.
L'album si ascolta con piacere ma si dimentica in fretta con la stessa leggerezza, non perché manchino canzoni gradevoli o interessanti. Infatti i due singoli possiedono un corpo lirico preciso, ma tra i richiami a Peter Gabriel e Air in “My Slow World” e citazioni dream-pop in “Orchids”, non c’è abbastanza fiamma sotto il fumo.

Le foto dei loro idoli sul comodino sono quelle giuste, ma il gruppo svedese non riesce a oltrepassare l’effetto fotocopia e resta al palo nelle tracce più banali, come l’irritante “Echoes” che sarebbe perfetta all’Eurosong Contest, oppure “Transience”, un rovinoso incrocio di sonorità più rock che scivola verso l’effetto Disneyland.
Cosa resta?, canzoni sonnacchiose in cerca di fortuna (“Midthing”), infruttuose incursioni in sonorità elettro-acustiche (“Reconstruction”) e soprattutto un insieme impersonale gestito con simpatia e gusto, ma senza alcuno spessore artistico.

04/06/2011

Tracklist

  1. Reconstruction
  2. Love.Cure.All
  3. Orchids
  4. Echoes
  5. Sordid Eyes
  6. My Slow World
  7. Midthing
  8. Transience
  9. Your Words
  10. And The Flare Will Spark

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